Oltre l’ipocrisia.

Il senso profondo del caso Posada Carriles

 

di James Petras

14.6 Il porto sicuro offerto dagli Stati Uniti ad un terrorista di siffatto calibro ha un significato che va ben oltre la questione dell’ipocrisia, ed anche ben oltre il personaggio Posada Carriles. Si tratta di qualcosa di molto più sostanziale: un sistema di potere fatto di reti del terrore, strategie geopolitiche e strutture profonde che informano e sostengono l’impero statunitense.


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Gli Stati Uniti anno negato l’estradizione del terrorista reo confesso Luis Posada Carriles in Venezuela dove è accusato di aver fatto esplodere un aereo di linea cubano causando 73 vittime.

Molti osservatori e critici hanno già scritto dell’ipocrisia dell’amministrazione Bush che proclama una guerra planetaria contro i terroristi e chi li protegge e poi, contemporaneamente, offre asilo e protezione ad un terrorista a vita come Posada.

Tuttavia, il porto sicuro offerto dagli Stati Uniti ad un terrorista di siffatto calibro ha un significato che va ben oltre la questione dell’ipocrisia, ed anche ben oltre il personaggio Posada Carriles. Si tratta di qualcosa di molto più sostanziale: un sistema di potere fatto di reti del terrore, strategie geopolitiche e strutture profonde che informano e sostengono l’impero statunitense.

Posada è solo uno di una lunga lista di terroristi che erano, o sono, agenti al servizio delle campagne di destabilizzazione degli Stati Uniti. Miami pullula di ex Contras del Nicaragua, ex paramilitari capi degli squadroni della morte di Haiti, Colombia, Vietnam ed El Salvador. Proprio ora terroristi ceceni, responsabili dell’assassinio di 323 tra scolari ed insegnanti in Russia, vivono a Cambridge, Massachusetts, grazie a sussidi statunitensi. Questi terroristi sono parte integrante di un sistema di potere. Lavorano all’estero per numerosi apparati della polizia segreta nordamericana (CIA, DEA, DIA, NSC, SEAL ecc.) coinvolti in omicidi e sabotaggi per assecondare le mire imperiali degli Stati Uniti.

Il terrorista Posada rappresenta un simbolo del parastato internazionale degli Stati Uniti. Estradare Posada significherebbe che tutti gli altri terroristi attualmente sul libro paga USA perderebbero fiducia nel loro datore di lavoro. Davanti alla scelta tra rispettare il diritto internazionale ed il trattato di estradizione con il Venezuela o salvaguardare la “fiducia” e garantire la sicurezza delle sue reti di terroristi, Washington ha optato per la seconda soluzione. Avere dei terroristi al proprio servizio è un’arma a doppio taglio. Posada non può fare a meno della protezione di Washington e Washington non può fare a meno del silenzio di Posada sui suoi legami di vecchia data con la rete di terroristi al servizio degli interessi statunitensi. Conformarsi al diritto internazionale significa mettere in discussione le strutture più profonde del potere imperiale degli Stati Uniti, la faccia minacciosa dietro la maschera rassicurante della propaganda per la democrazia.

Il terrorista reo confesso Posada Carriles non è un “brutto ricordo”, bensì l’odierna testimonianza che i lager di Abu-Ghraib e Guantanamo
e le decine di altre fabbriche di tortura disseminate per il mondo fanno parte della rete planetaria di terrore degli Stati Uniti. Questa rete opera con migliaia di agenti in Iraq, Afghanistan, Kosovo, Colombia, Cecenia che perseguono un obiettivo comune: distruggere i movimenti antimperialisti per spianare la strada al dominio globale degli Stati Uniti. La campagna per costringere Washington ad estradare Posada Carriles non è soltanto uno schiaffo ad un volgare assassino, ma anche un’accusa alla rete internazionale del terrore che negli ultimi 5 anni ha assunto dimensioni da incubo e di cui proprio Posada è stato un componente essenziale.

L’asilo concesso dal Dipartimento di Stato a Posada Carriles equivarrebbe all’impunità. Si tratterebbe di un chiaro messaggio indirizzato ai suoi collaboratori del terrore: attentatori di Baghdad, assassini curdi o signori della guerra e della droga afgani che uccidete al servizio dell’impero, state tranquilli, perché tanto se un giorno verrete sconfitti da qualche movimento di liberazione nazionale, come è avvenuto a Cuba, potrete sempre emigrare negli Stati Uniti, dove vi saranno dati un rifugio sicuro, l’impunità ed una generosa pensione.


Documento originale   The Deeper Meaning of the Posada. Beyond Hypocrisy

Traduzione di Giampiero Budetta

 

GLI USA E LA UNIONE EUROPEA SONO PRO O CONTRO I TERRORISTI?