IL TERRORISMO "BUONO"
CHE PIACE A BUSH
di Andrea Genovali 5 ottobre 2005 tratto da Punto Critico
Un ignoto giudice dello Stato del Texas,
guarda caso lo Stato del Presidente Bush, ha materializzato una paura che
tutte le persone in buona fede che si occupano di America Latina avevano: vale
a dire che il terrorista Louis Posada Carriles, sul libro paga della CIA da
decenni, reo confesso di sanguinosi attentati in molte paesi dell’America
Latina nel corso di 40 anni, fosse giudicato un terrorista buono dal governo
degli Stati Uniti e per questo non estradabile né in Venezuela né a Cuba, che
da tempo ne avevano fatto richiesta.
La motivazione del no al Venezuela? Egli potrebbe essere torturato nelle carceri venezuelane, probabilmente, ci viene da aggiungere, il giudice pensa che tutte le prigioni siano come quella di Guantanamo, gestita dagli statunitensi, dove i diritti umani più elementari sono calpestati e la tortura regna sovrana.
Per gli USA il terrorista Posada Carriles, oltre ad aver fatto vincere le prime elezioni presidenziali a Bush con il voto dei cubano-americani di Miami, con i suoi attentati dinamitardi in hotel frequentati da innocenti turisti, con l’esplosione di un aereo di linea della Cubana de Aviacion su cui volavano 73 ignari ed altrettanto innocenti viaggiatori e turisti e con altre infamanti azioni ha difeso i loro legittimi interessi. Una nuova enorme vergogna per il paese che si auto proclama il più democratico del mondo, anche se chi lo contraddice rischia "democratici" bombardamenti preventivi.
Ma tutto questo non conta ovviamente per il governo degli USA, né, purtroppo meno ovviamente, per la stragrande parte della stampa democratica italiana ed europea, né per molti governi democratici di tutte le latitudini. Posada Carriles, è il verdetto del giudice texano, rimarrà altri 90 giorni in Texas, e dicono che egli ne sia molto felice, e se trascorsi questi tre mesi nessun paese, al di fuori di Venezuela e Cuba, ne richiederà l’estradizione i suoi avvocati difensori ne chiederanno la liberazione.
In tutto ciò l’Italia potrebbe fare molto, se solo il governo di Berlusconi facesse il suo dovere, vale a dire proteggere i cittadini italiani all’estero e reclamare giustizia contro chi ha fatto loro del male. Purtroppo Berlusconi, arrogante scudiero di Bush, non fa né l’una né l’altra. Infatti, non ha protetto Nicola Calipari, agente dei nostri servizi segreti in Iraq facendolo uccidere dagli americani perché compieva il suo dovere difendendo gli interessi nazionali e per fare questo non ha chiesto il permesso agli americani; né chiede giustizia per la morte di Fabio Di Celmo imprenditore italiano morto assassinato da Posada Carriles in un attentato terroristico in un hotel dell’Avana.
A nostro avviso bene ha fatto l’Associazione nazionale di Amicizia Italia-Cuba ha lanciare una mozione parlamentare alla Camera e al Senato, primi firmatari Maura Cossutta e Vinci, e ordini del giorno da presentarsi in tutte le istituzioni elettive italiane, per chiedere al governo italiano di adoperarsi affinché l’estradizione in Venezuela del criminale Posada Carriles avvenga e che, in subordine, lo stesso governo dia inizio alle procedure necessarie affinché l’Italia possa richiedere l’estradizione di questo mercenario del terrore per giudicarlo per l’assassinio di Fabio Di Celmo, del quale egli è reo confesso.
Non facciamoci troppe illusioni, sappiamo quali interessi difende Berlusconi, ma la mobilitazione di tutti i sinceri democratici, del mondo dell’associazionismo laico e cattolico rappresenta un antidoto importante contro il pensiero unico liberista e truffaldino dei neocons americani e dei caricaturali scimmiottamenti di una parte della classe politica italiana.