GLI USA RESPINGONO RICHIESTA ESTRADIZIONE
DELLO STRAGISTA POSADA CARRILES
L'agenzia di stampa internazionale in lingua spagnola Efe, ha reso noto che
fonti diplomatiche venezuelane hanno confermato la notizia.
28/05 Le autorità di Caracas avevano presentato il 13 maggio scorso richiesta di arresto a fini di estradizione per Posada Carriles accusato dell'attentato contro un aereo di linea cubano in cui morirono 73 persone nel 1976.
Il terrorista cubano, ex membro della polizia segreta venezuelana Disip negli anni sessanta, ed ex agente della CIA per oltre 20 anni, era fuggito da un carcere venezuelano travestito da prete nel 1985. Dal 17 maggio, é agli arresti negli Stati Uniti per essere entrato illegalmente nel Paese pochi mesi dopo essere stato scarcerato a Panama, grazie ad un provvedimento di indulto dell'allora presidente panamense, Mireya Moscoso, alla fine del 2004. Posada Carriles era stato condannato ad 8 anni di carcere per crimini relativi ad un fallito attentato contro il presidente cubano Fidel Castro avvenuto a Città di Panama nel 2000, nel corso di un vertice ibero-americano.
Ieri, gli Stati Uniti avevano ritirato il visto d'ingresso al presidente della Corte Suprema venezuelana, Omar Mora, che aveva espresso sdegno per la decisione: "Non voglio pensare che questa é la risposta alla richiesta di estradizione per il terrorista Luis Posada Carriles avanzata dalla Corte Suprema, ma richiamo l'attenzione sul fatto che questo é accaduto appena si é sollecitata l'estradizione del ricercato Posato, cosa che evidentemente non é piaciuta al governo degli Stati Uniti". "Esigo che l'ambasciata statunitense dica pubblicamente se il mio visto é stato cancellato e per quale ragione, perché siamo di fronte ad un affronto al potere giudiziario", aveva detto l'alto magistrato. ()
La decisione di Washington potrebbe anche servire semplicemente a prendere
tempo: formalmente, le autorità statunitensi hanno indicato che Caracas può
ripresentare la domanda di estradizione allegando una documentazione più
completa. Il che significa che nel frattempo gli USA potrebbero trovare un paese
terzo che sia disposto ad accogliere la "patata bollente" Posada Carriles.
Il caso del cubano-venezuelano arriverà in tribunale il 13 giugno, ma intanto crescono le critiche a Washington anche da parte di politici ed esperti americani. "Questo caso dimostra quanto in realtà sia ideologica la guerra al terrorismo dell'amministrazione Bush", ha commentato Larry Birns di un centro studi di Washington, il Consiglio sugli Affari dell'Emisfero, da tempo critico delle politiche statunitensi in America Latina.
Sempre ieri, il sottosegretario di stato aggiunto per l'America Latina Roger
Noriega, aveva detto di non aver ricevuto una formale richiesta di estradizione
da parte del Venezuela. Il ministero degli esteri di Caracas ha formalmente e
seccamente smentito con una nota le affermazioni di Noriega, confermano l'invio
di una richiesta formale, richiesta che é stata appunto respinta oggi, quindi
ovviamente era arrivata. Le autorità venezuelane sottolineano che gli Stati
Uniti "pretendono di mantenere un doppio discorso nei confronti del terrorismo,
piegandolo ad interessi particolari e, in questo caso, opponendosi alla
legislazione internazionale".
Il caso può creare grave imbarazzo alla Casa Bianca dato che mette in contraddizione la tradizionale politica di appoggio agli esiliati cubani con la più volta proclamata intenzione di combattere il terrorismo internazionale.