La caduta del socialismo nell’Europa dell’Est è stata una parte del terrorismo politico degli Stati Uniti
R.Pages
8.6 Il Presidente del Parlamento della Slovacchia è vincolato ai gruppi mafiosi di Miami ed ha realizzato incontri con loro, dimenticandosi che nel suo paese esistono il 20% di disoccupazione, molta miseria e povertà e invece di occuparsi dei suoi concittadini si lega ai gruppi nemici della Rivoluzione cubana. Josef Sevc, segretario generale del Partito Comunista della Slovacchia, ha fatto questa denuncia ed ha considerato che i cambiamenti avvenuti nei paesi socialisti dell’Est europeo sono stati generati come una parte dei piani di terrorismo politico degli Stati Uniti. "Lo stato maggiore del terrorismo mondiale si trova a Washington!" ha affermato ed ha aggiunto che questa politica va dall’assassinio dei nemici al blocco dello sviluppo libero di uno stato: si tratta di un fenomeno sociale, ha dichiarato Sevc. Il dirigente comunista slovacco ha detto a Granma Internacional che il ricatto e la volontà di dominare il mondo sono l’essenza della forma di agire dell’imperialismo. Le dittature del capitale sono cinismo e genocidio, non libertà, non democrazia e i nordamericani hanno creato nuovi fenomeni di terrorismo. Il capitalismo sta perdendo la sua forza e così si inventano nuove formule per mantenere il potere mondiale... disgraziatamente dopo la scomparsa del blocco socialista non ci sono più forze che fanno resistenza alla politica nordamericana. In questo processo sono emersi gli stati satellite e in questo gruppo si trovano gli ex paesi socialisti con il pretesto che se non assecondano questa politica sono terroristi anche loro. Alcuni dei rappresentanti dei partiti al potere nel governo si sono inginocchiati davanti ai nordamericani. In Slovacchia si fa notare questo atteggiamento disgustoso. Noi, come Partito, siamo contrari a questi fenomeni e organizziamo manifestazioni e azioni nel Parlamento; abbiamo proposto di rimpatriare i nostri soldati che stanno all’estero e cerchiamo di muovere l’opinione pubblica per lottare contro le menzogne. "Abbiamo organizzato molte attività con l’Associazione di Amicizia Cubano- Slovacca ed esiste uno scambio attivo di delegazioni e recentemente sono stati da noi alcuni familiari dei 5 Eroi cubani per diffondere la verità su questo caso. I familiari dei Cinque hanno avuto l’opportunità di far sapere che gli Stati Uniti li privano anche dei diritti umani più elementari come le visite", ha indicato.
"Anche se Cuba è lontana, noi la sentiamo molto
vicina per i suoi problemi. Voi cubani lottate contro gli Stati Uniti da molti
anni e non ci sono altri paesi che hanno resistito a un blocco di 45 anni! Per
noi è molto importante l’educazione ideologica della gioventù! Gli USA sono
forti, ma hanno grandi debolezze. L’imperialismo nordamericano capeggiato da
Bush è un impero che sta marcendo e si deve far sì che cada, ma dovremo, per
ottenerlo, lavorare molto. Non vinceranno perchè non hanno ideologie e noi
invece le abbiamo! I terroristi come Posada Carriles devono essere giudicati e
condannati anche se l’impero nordamericano lo vuole impedire!", ha affermato. Gli eurodeputati comunisti greci hanno chiesto al Parlamento europeo l’estradizione di Posada Carriles
L.Gonzales
8.6 Gli eurodeputati del Partito Comunista di Grecia (PCG), hanno portato nel Parlamento europeo la questione dell’estradizione del terrorista Luis Posada Carriles in Venezuela, che sarà discussa da questa istanza l’8 giugno, secondo quanto confermato a GI da Aleka Papariga, segretaria generale di quest’organizzazione.
La leader comunista ellenica ha inoltre indicato che verrà trattata anche la situazione dei Cinque patrioti cubani prigionieri nelle carceri nordamericane, che stanno aspettando una risposta concreta per quella data.
A proposito della sua presenza a L’Avana per partecipare all’incontro internazionale contro il terrorismo, la Papariga ha affermato categoricamente: "La Grecia non è vittima del terrorismo. Si considera un’alleata strategica degli USA e, in questo senso, partecipa anche agli atti terroristici contro i popoli ma", chiarisce immediatamente, "il popolo greco è naturalmente una vittima del terrorismo".
Massima dirigente dei comunisti greci da 14 anni ricorda che, anche se il PCG è attualmente legale, per molti anni è stato costretto alla clandestinità. "Il mio paese ha conosciuto recentemente una dittatura militare, i cui attori principali e fisici sono stati giudicati, ma in realtà i veri protagonisti sono stati gli USA e la NATO. La Grecia è uno dei paesi europei che più si oppone all’imperialismo nordamericano, alla NATO ed alla politica dell’Unione Europea".
Per Aleka, che ha visitato l’Isola in diverse occasioni, invitata dal Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, l’incontro internazionale contro il terrorismo rappresenta un importante passo avanti nel coordinamento della lotta per l’estradizione di Posada Carriles in Venezuela e, nello stesso tempo, un’importante dimostrazione di solidarietà con il popolo cubano.
"In Europa si cominciano a registrare cambiamenti interessanti" L. Gonzalez
8.6 Geronimo de Sousa, segretario generale del Partito Comunista del Portogallo, invitato dal Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, ha approfittato della coincidenza dell’Incontro Internazionale Contro il terrorismo, per la verità e la giustizia per rendere nota la posizione dei comunisti portoghesi sul terrorismo.
"Il terrorismo è un male anche per noi, è avverso alle lotte emancipatrici dei popoli. Ma parliamo inoltre di terrorismo di Stato e in questo senso puntiamo il dito contro gli USA ed i loro alleati che, con la scusa di combattere il terrorismo, hanno compiuto azioni terroristiche in tutto il pianeta. È necessario che tutte le persone e i popoli percepiscano da che parte sta il principale pericolo, il vero terrorismo e, come diceva Fidel Castro, chiedere, investigare, chiarire per poter individuare i veri responsabili."
Per quanto riguarda il silenzio mantenuto dall’Unione Europea sulla doppia morale degli USA in tema di terrorismo, il dirigente comunista portoghese stima che esiste una ragione di fondo e che "le forze della socialdemocrazia si sono arrese al neoliberismo e hanno accettato le indicazioni degli USA, cosa che ha modificato il rapporto di forze sia sul piano politico che su quello nazionale, quindi la nostra lotta è diventata molto difficile."
Mentre alcune forze rivoluzionarie coltivavano la speranza che l’Europa si sarebbe trasformata di fronte alle ambizioni imperialiste degli USA, per il massimo dirigente dei comunisti portoghesi è sempre stato chiaro che "la tendenza era alla complementarietà e non all’antagonismo".
Ma De Sousa osserva che "cominciano a registrarsi certi cambiamenti, alterazioni interessanti, come il referendum in Francia, dove si è chiaramente votato per la sconfitta del neoliberismo, contro la concezione militarista dell’Europa e contro la subordinazione servile agli USA. Questi sono segnali molto importanti e riteniamo che questa posizione di resistenza e di lotta possa modificare la situazione nell’UE.
Le dure testimonianze delle vittime e dei parenti delle vittime del terrorismo in questo continente, ascoltate nella prima giornata dell’incontro internazionale, fanno pensare che un evento come questo non può rimanere chiuso nelle frontiere dell’America Latina, ma che può invece costituire un punto di partenza e non di arrivo per il recupero dei valori delle forze progressiste e rivoluzionarie: il valore della verità, della dignità e della giustizia. "E’ adesso che si deve produrre un cambiamento ed è necessaria una battaglia di idee, dove si mostri che il capitalismo, l’imperialismo non è la fine della storia, che non può essere il paladino di quei grandi valori dell’umanità".
Gli USA si inventano i nemici
R. Pages (di GI)
8.6 "Il terrorismo fa parte della politica globale degli USA, ma non potranno mantenerlo per molto tempo", ha affermato Yrjö Hakanen, "segretario generale del Partito Comunista della Finlandia".
"L’affare della guerra è uno dei maggiori affari degli USA", ha assicurato. "Hanno bisogno di fomentare guerre per la grande importanza della fabbricazione di armamenti nello sviluppo della loro economia".
"Il Governo nordamericano inventa nemici, li costruisce. Così ha fatto con tutti quelli che si oppongono alla sua politica e difendono la loro sovranità, come Cuba", ha spiegato il dirigente comunista finlandese, che ha partecipato come invitato all’Incontro Internazionale contro il terrorismo.
"La politica di costruire o inventare nemici è quella che gli USA hanno utilizzato in Afganistan e in Iraq", ha indicato.
Nei confronti dei terroristi fabbricati da Washington, Yrjö Hakanen ha segnalato che Posada Carriles fa parte dei criminali e terroristi utilizzati dalla Casa Bianca, "sono assassini pagati dal Governo degli Stati Uniti". Ha opinato che gli USA non vogliono, non sono interessati a che questi personaggi vadano in prigione.
"La maggioranza dei popoli non è d’accordo con la politica del Governo nordamericano. Penso che le forze progressiste debbano lavorare più unite a livello internazionale nella lotta contro il terrorismo, per dare più forza alle denunce nei mass-media più seguiti".
"Recentemente abbiamo organizzato in Finlandia un festival di solidarietà con Cuba, al quale hanno partecipato differenti movimenti politici. Artisti cubani hanno lavorato là", ha sostenuto. "Abbiamo un Comitato Per la Liberazione dei Cinque cubani", ha detto Hakanen, sottolineando che molte persone hanno aderito a questa causa per l’ingiustizia che rappresenta mantenere prigionieri uomini che coraggiosamente stavano lottando contro il terrorismo anticubano dei gruppi di Miami.
Il dirigente finlandese ha sostenuto che il suo Partito ha pubblicato articoli sulla realtà di quest’isola, in coordinamento con l’associazione di amicizia del suo paese con la causa cubana ed ha sostenuto altre pubblicazioni su questo paese dei Caraibi, oltre a riprodurre articoli importanti del quotidiano del Partito in alcune riviste ed importanti media di Finlandia.
"Questo incontro è molto importante per il nostro popolo. I rappresentanti della Finlandia nella Commissione dei Diritti Umani hanno votato a fianco degli USA e contro Cuba e non hanno nemmeno appoggiato la proposta di Cuba sulle violenze contro i prigionieri della base di Guantanamo."
"Questa conferenza ci offre un’altra opportunità per continuare a lottare contro la politica anticubana dell’attuale Governo del mio paese e di aiutare a cambiare la sua errata posizione contro Cuba", ha manifestato. |
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