CALOROSA ACCOGLIENZA ALL’IDEA DI CREARE UN TRIBUNALE PERMANENTE CONTRO IL TERRORISMO
3.6 Il Presidente di Cuba, Fidel Castro, ha espresso la propria fiducia nel fatto che si comincerà a fare giustizia nel mondo.
L’idea di creare un tribunale permanente contro il terrorismo nell’emisfero proposta da Fidel Castro è stata accolta con una vera ovazione durante la chiusura dell’incontro internazionale contro il terrorismo per la verità e la giustizia.
Fidel alla fine del suo discorso ha ringraziato la fiducia nel popolo cubano che hanno dimostrato tutti i partecipanti rispondendo all’invito di partecipare all’incontro in pochissimi giorni ed ha aggiunto che è fiducioso nel fatto che si inizierà ad applicare finalmente la giustizia.
"La proposta è stata già raccolta dagli organizzatori che lavoreranno anche dopo il nostro incontro, per dare continuità a questo impegno!
Sono indimenticabili tutti gli atti di crudeltà riportati che abbiamo ascoltato!" ha detto Fidel riferendosi alle drammatiche testimonianze presentate nell’incontro a proposito dell’Operazione Condor e non solo... le uccisioni, gli attentati commessi e tutto questo ha un denominatore comune: tutto è stato organizzato dall’impero aggressore.
Chiudendo l’incontro Fidel ha ribadito la denuncia della complicità del governo di Washington con Posada Carriles che ora è custodito per problemi d’immigrazione. "Devono estradarlo in Venezuela e non in altri paesi", ha sostenuto.
"Tutto quello che è stato detto qui non ha nulla a che vedere con quello che si definisce storia, perchè stiamo parlando di desaparecidos, di orrori incredibili che sono avvenuti così poco tempo fa! Ma dove sono l’umanesimo, la civiltà? Dov’è la storia?"
Egli ha affermato che gli interventi di questi giorni indicano che stiamo pensando nella medesima forma, riferendosi alle denunce di terrorismo e responsabilità degli USA.
"Credo che nessuno faccia la minima confusione sugli autori e sui responsabili di tutti questi crimini che abbiamo sentito raccontare!" Fidel ha ricordato le atrocità commesse in Cile, in Argentina, in Uruguay e ancora più in là l’invasione in Guatemala del 1954 contro il governo costituzionale di Jacobo Arbenz.
Il presidente di Cuba ha definito la riunione "storica" e ha chiamato "nostri compatrioti" i 600 delegati stranieri perchè: "Non esistono differenze tra noi che siamo nati qui e coloro che sono nati in altri 60 angoli per niente oscuri del mondo!"
Poco
prima delle 22.0 Fidel ha terminato il suo discorso e i delegati sono andati al
Teatro Carlos Marx per ascoltare un concerto in omaggio a Victor Jara,
straordinario cantautore cileno assassinato dalla dittatura di Pinochet. |
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