Cuba ha ribadito l’offerta

 

di aiuto medico agli USA

 
 

 

5 settembre 05 - PL

 

 

 

 

Il presidente Fidel Castro ha ribadito domenica la disposizione di Cuba ad aiutare le vittime dell’uragano Katrina, nonostante che le autorità di Washington continuino a non rispondere all’offerta dell’Isola.

 

Fidel si è riunito ieri sera (domenica) con 1586 medici muniti di zaini contenenti le medicine e gli strumenti essenziali al compimento della loro opera in situazioni d’emergenza, come quella esistente nei territori flagellati dall’uragano nel vicino paese.

 

Ha indicato che Cuba ha mantenuto il suo impegno, come dimostra la rapida formazione della forza medica di aiuto ai sinistrati da Katrina negli stati della Louisiana, del Mississippi e dell’Alabama.

 

Ha puntualizzato che, per la sua vicinanza ai territori colpiti, Cuba ha la possibilità di inviare 1100 medici per salvare vite in pericolo, anche se la cifra dei medici mobilitati è aumentata a 1586.

 

“Sono passate 48 ore e non abbiamo ancora ricevuto risposta alla nostra offerta. Attenderemo pazientemente i giorni che saranno necessari”, ha puntualizzato.

 

“Se alla fine non arriverà alcuna risposta, o non fosse necessaria la loro cooperazione, non per questo si diffonderebbe lo scoraggiamento nelle nostre file”, ha asserito.

 

Nell’incontro, su proposta del Presidente cubano, la brigata medica è stata chiamata Henry Reeve, in onore di un nordamericano che immolò la sua vita durante la prima guerra per l’indipendenza di Cuba contro il colonialismo spagnolo.

 

Fidel ha indicato che, in una situazione come questa, non importa quanto ricco sia il paese, il numero dei suoi scienziati ed i progressi tecnici. Quel che in questo momento necessita sono professionisti giovani e ben formati, che con un minimo di risorse possano essere inviati dove altri esseri umani siano in pericolo di morte.

 

Ha affermato che, nel caso di Cuba, situata ad una piccola distanza dai territori colpiti, esistono le circostanze propizie per offrire aiuto al popolo americano.

 

Ha spiegato che ogni medico dispone di due zaini con i medicinali e le attrezzature necessarie a curare numerose malattie ed effettuare diagnosi.

 

Ha espresso che la Maggiore delle Antille dispone di più di 130000 professionisti della salute, più di 25.000 dei quali si trovano in missione in nazioni dell’America Latina, dell’Asia e dell’Africa.

 

Della forza medica pronta a recarsi negli Stati Uniti fanno parte 1097 specialisti in medicina generale integrale, 351 medici generici e di terapia intensiva, 72 con più di una specialità e 66 specialisti in cardiologia, pediatria, chirurgia, gastroenterologia.

 

I medici facenti parte della missione medica cubana hanno in media 32 anni e 10 anni di esperienza professionale alle spalle.