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Il ministro della Salute, Nila Heredia, ha sottolineato il
lavoro altruista dei medici cubani che assistono i danneggiati dai recenti
disastri in Bolivia.
Ha precisato che i professionisti cubani solamente sono appoggiati dallo Stato
con mezzi di trasporto e alloggiamento, smentendo così le affermazioni dei
dirigenti del Collegio Medico, secondo le quali i cubani guadagnano stipendi
elevati.
Heredia é stata concorde con il vice ministro di Salute, Luis Nogales, nel
segnalare il carattere umanitario del lavoro che compiono i medici arrivati
dall’isola quando sono accaduti i disastri registrati in Bolivia.
Nogales ha manifestato il suo stupore per una richiesta, del citato Collegio, al
presidente Evo Morales perché i professionisti cubani abbandonassero il paese,
poiché operano in aree nelle quali non ci sono medici.
Il mandatario ha detto recentemente che coloro che hanno questo tipo di
attitudine, si dovrebbero dedicare a curare i pazienti invece di cercare clienti
ed ha quindi ringraziato la solidarietà cubana.
Il ministro Heredia ha invitato ripetutamente i medici boliviani perché si
aggiungano alle brigate di assistenza ai danneggiati, nelle stesse condizioni di
volontari come i cubani.
Ig/is/mrs
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