Cuba presenterà questa settimana un dossier speciale sullo sviluppo
dell’Operazione Miracolo davanti al Parlamento Latinoamericano.
L’informazione è stata confermata da una fonte dell’Assemblea Nazionale del
Potere Popolare (Parlamento) cubana, la quale ha segnalato che una delegazione
di questa istanza parteciperà, con tale obiettivo, i giorni 23 e 24 marzo alla
riunione della Commissione di Salute del PARLATINO.
La nazione delle Antille presiede questo organo da 15 anni e la
rappresentazione del paese caraibico sarà integrata dalle deputate Diana
Martínez e Margarita Véliz, le quali assisteranno all’appuntamento, che avrà
come scenario la città brasiliana di San Paulo.
L’Operazione Miracolo ha già permesso che migliaia di latinoamericani abbiano
recuperato o preservato la vista mediante interventi chirurgici a Cuba,
realizzati gratuitamente da specialisti dell’isola delle Antille.
Questo impegno umanitario é assecondato dal
governo del Venezuela, il cui popolo è stato il primo beneficiato da tale
progetto, e che adesso lo appoggia permettendo il suo ampliamento a più paesi
del Continente.
Il presidente cubano Fidel Castro, ha offerto, perfino, di estenderlo a 100
mila nordamericani poveri pagando le spese di trasporto da e verso gli Stati
Uniti, proposta fino ad ora senza risposta da Washington.
Nella stessa riunione del Parlamento Latinoamericano, il Venezuela
si dispone ad informare dei risultati del lavoro realizzato in questa sfera
nei suoi ospedali dove già sono presenti dei pazienti degli Stati vicini.
Un’altro intervento sullo stesso tema è pianificato da Panama, il
cui primo vice presidente, Samuel Lewis, ha detto recentemente, a L’Avana, che
l’Operazione Miracolo “è un messaggio diretto all’anima”.
Pazienti di Panama sono già stati operati a Cuba e il governo panamense ha segnalato che si sforzerà nell’appoggiare questa
generosa iniziativa.
La Commissione di Salute del PARLANTINO dibatterà anche sulla necessità di
facilitare l’acceso, a questo progetto, delle vittime della speculazione commerciale.
Questo tipo di regolazione esiste già a Cuba e in altri due o tre paesi
dell’America Latina, però il resto dei popoli della regione non ha possibilità
in tale senso.
Il Parlamento analizzerà le vie per facilitare l’uso generalizzato
della medicina naturale e tradizionale, ostacolato, molte volte, dalle
multinazionali farmaceutiche.
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