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Il presidente del Parlamento Centroamericano (PARLACEN), Julio
Palacios, elogiò lunedì a L’Avana il lavoro che realizza la Scuola
Latinoamericana di Medicina (ELAM).
In alcune dichiarazioni a Prensa Latina durante la sua visita all'ELAM, Palacios
manifestò di sentirsi ancora più compromesso con questo progetto, dopo aver
conosciuto le caratteristiche e i metodi di lavoro dell'istituzione.
"Spero di potere diffondere l'opera che qui si realizza e trasformarmi in
difensore di mestiere di un lavoro tanto lodevole" aggiunse. "La mia
gratitudine e quella della delegazione che mi accompagna è indescrivibile".
Palacios si riferì anche all'incontro che sostenne previamente con la
Commissione di Relazioni Esterne del Parlamento cubano che definì positivo.
"Tra i temi trattati", segnalò, "abbiamo abbordato la necessità di stringere i
nessi interparlamentari e che il PARLACEN serva da piattaforma per gli scambi
culturali ed accademici".
"Mediante questa variante", spiegò, "potremmo estendere borse di studio
attraverso l'entità che presiedo a diversi settori della società
centroamericana".
Un altro dei punti trattato fu la possibilità di scambiare esperienze sul tema
dei disastri naturali.
In questo senso, il presidente del PARLACEN precisò che ha ricevuto un'ampia
esposizione di specialisti in meteorologia e protezione civile, temi che
considerò di vitale importanza per l'America Centrale.
"Questo per noi risulta di molto interesse perché anno dopo anno questa zona è
oggetto di uragani e temporali tropicali che spianano lasciando una grande
strage di persone", delimitò.
"Ci appoggiamo sull'esperienza che ha Cuba in questo aspetto", aggiunse.
Palacios fu ricevuto dal rettore della scuola, Juan Domingo Carrizo, che
l'aggiornò sulle caratteristiche, metodi di lavoro ed i risultati di questo
centro, nel quale studiano più di 10 mila borsisti di 28 paesi.
Il direttore spiegò che il progetto dell'ELAM nacque per iniziativa del
presidente Fidel Castro nel 1998.
Nell’agosto del 2005 si realizzò la prima laurea di questa istituzione, nella
quale riceverono il suo diploma mille 610 nuovi medici, molti dei quali studiano
ora una specialità.
Il rettore indicò che l'obiettivo del centro è che i giovani studenti ricevano
una formazione accademica solida, come coscienza e compromesso sociale verso il
loro paese ed il mondo.
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