Teodoro Leguisamo, un uruguaiano di 84 anni,
ha detto che la solidarietà di Cuba gli permetterà di gettarsi alle spalle la
tortura di vivere nell'oscurità, dopo che sarà operato, gratuitamente, nell'Isola come
parte dell'Operazione Miracolo.
Leguisamo é stato intervistato dal giornalista Gabriel Monteagudo, del giornale La
Repubblica, nel dipartimento Colonia, a circa 200 chilometri da Montevideo.
Il collega uruguaiano ha commentato che Leguisamo lo ha ricevuto nella sua umile
abitazione e ha potuto constatare che si muoveva per la casa stando vicino
alla parete.
"Fino agli ottanta anni ho visto abbastanza bene, ma da quattro anni sono
cieco" racconta il paziente, una persona molto amata nel suo dipartimento, e
conosciuto per essere il principale dirigente degli spettacoli di carnevale
dal 1962.
Leguisamo ha detto che gli oftalmologi cubani, che si trovano in questo paese
rispondendo ad un accordo tra i governi di Cuba ed Uruguay, lo hanno soddisfatto. Loro,
ha detto, mi hanno messo una torcia negli occhi e io ho visto dei colori,
poi hanno visitato mia figlia e confermto che non aveva nessuna malattia.
"Non prendo né pastiglie né rimedi naturali" ha detto l'uruguaiano ai medici
cubani; quando mi hanno chiesto se volevo operarmi a Cuba sono esploso dall' allegria,
ha detto l'umile uomo, che ha aggiunto che grazie a Cuba
potrà tornare a vedere.
Sono molto contento e spero di tornare guardando dal finestrino dell'aereo, dice
l'uomo, che mantiene il suo buon carattere nonostante la sua angoscia.
Leguisamo, si somma così ai circa 600 uruguaiani poveri che hanno ricevuto
attenzione gratuita a Cuba, come parte dell'Operazione Miracolo.
L'opposizione della società di oftalmologi uruguaiani a questa iniziativa ha
generato una dura reazione contro di loro da parte della popolazione più umile del
paese.
Ig/is/obr