Il famoso scrittore uruguaiano
ed attuale direttore della Biblioteca Nazionale, Tomas de Mattos, ha espresso il suo rifiuto alle pressioni degli oftalmologi uruguaiani
affinché i poveri non possano curarsi gratis a Cuba.
In una nota pubblicata dal settimanale Caras e Caretas,
l'intellettuale qualifica come sproposito giuridico una denuncia realizzata
contro gli oftalmologi cubani dalla Società Anestetica Chirurgica di questo paese.
Questa società afferma che i professionisti dell'Isola avrebbero dovuto
convalidare il loro titolo per realizzare controlli e visite con l'obiettivo
di organizzare gli elenchi di pazienti che andranno a Cuba per curarsi, in
forma gratuita, come parte dell'Operazione Miracolo.
In questo senso, De Mattos, spiega che é palpabile l'angoscia che vivono molte
famiglie uruguaiane per l'atteggiamento negativo degli oftalmologi di questo paese ad
accettare che si metta in pratica il decreto che li obbliga all'installazione
gratuita di lenti a contatto da parte di mutue private.
Nelle ultime ore, il ministro di Salute Pubblica, María Julia Muñoz, é tornata ad
evidenziare che gli oftalmologi cubani si trovano in Uruguay in base ad un accordo
tra i governi di questo paese e Cuba.
D'altra parte, l'intellettuale uruguaiano ha osservato che per queste dispute,
relazionate a temi economici e non di salute, sua zia é morta. Il suo nome, ha detto il Direttore della Biblioteca Nazionale, non
é mai avanzato nella lista di attesa durante cinque lunghi anni. Non é mai
arrivato il suo turno per essere operata qui.
De Mattos si domanda che cosa sentiranno i figli che non hanno mai avuto
neppure la possibilità di finanziare l'operazione dei loro genitori? Mi è
molto difficile essere equanime davanti all'atteggiamento preso dagli
oftalmologi uruguaiani che hanno denunciato i loro colleghi cubani per avere
esercitato in Uruguay la loro professione. L'intellettuale
uruguaiano ha commentato che la denuncia non è solamente uno sproposito giuridico
ma anche un atto di una leggerezza temeraria.
Ricorda inoltre che se si trattasse che tutti coloro che esercitano una
professione in Uruguay devono convalidare i loro titoli, che cosa sarebbe successo
con gli avvocati stranieri che recentemente hanno visitato questo paese e
patrocinato la causa dell'Uruguay (per la controversia con l'Argentina)
davanti al Tribunale dell'Aia?.
Alla fine, aggiunge, a parte i deboli motivi che sono alla base della
denuncia, mi fa male la certezza che é stata fatta sapendo che non avrebbe avuto
corso ma é stata usata come mezzo di pressione per far fallire l'accordo con Cuba.