I CINQUE DI MIAMI

Gli avvocati del Sud della Florida

 rifiutano il tentativo del Governo d'

 impedire le relazioni amicus

 

 

 

9 gen. (GI) – J.Kay

 

Gli avvocati del Sud della Florida sono esterrefatti e sconcertati per lo sforzo poco usuale fatto dagli uffici del procuratore generale degli USA per impedire che gruppi legali nazionali presentino relazioni amicus nell’appello del Governo, affinché siano revocate le sentenze dei Cinque a Miami.

 

Con le udienze programmate per il prossimo mese nell’ambito del secondo ciclo di appelli presso la Corte dell’11º Circuito degli Appelli, gli sforzi del Governo federale per ripristinare le condanne dei cinque agenti cubani e costringere alla celebrazione di un nuovo processo si sono complicati.

 

La Corte dell’11º Circuito riunita in seduta plenaria ascolterà le argomentazioni dell’appello del Governo contro una sentenza emessa in agosto da tre giudici che hanno revocato le condanne per spionaggio ai cinque agenti.

 

L’ultima novità di questo complesso caso risale alla settimana scorsa. Gli uffici del procuratore generale degli Stati Uniti a Miami hanno presentato una mozione che cerca di impedire che l’11º Circuito accetti due amicus presentati da organizzazioni legali dello stato e nazionali che si oppongono alla posizione del Governo. La mozione raccomanda con enfasi all’11º Circuito di non accettare gli amicus. Due giorni dopo, Ricardo Bascuas, un professore di giurisprudenza dell’Università di Miami che è autore di uno degli amicus, ha presentato una risposta dai toni duri, opponendosi alla posizione del Governo e ribadendo il perchè dev’essere permessa la presentazione degli amicus.

 

“Gli importanti precedenti dei diritti civili che si esprimono negli amici curiae sostengono che il 6º Emendamento ci protegge dal venire condannati sulla base di pregiudizi razziali, idelogici, religiosi, etnici o irrazionali”, dice l’amicus. “Come organizzazioni che si distinguono nella difesa criminale amici offre la sua assistenza alla corte presentando i casi più pertinenti al trattamento ingiusto contro difesi di poca popolarità”.

 

Gli amicus sono stati presentati dall’Associazione Nazionale degli Avvocati (National Lawyers Guild), dall’Associazione Nazionale dei Difensori Criminali, dall’Associazione Nazionale Federale dei Difensori Pubblici e dall’Associazione della Florida degli Avvocati di Difesa Criminale. Uno è stato scritto congiuntamente  dai difensori criminali di Miami David O. Markus e Brian L. Tannebaum, con Henry J. Bemporad.

 

Il procuratore assistente degli Usa David Buckner, che è co-autore della sollecitazione del Governo, si è rifiutato di fare commenti. “Suppongo che tutti giochiamo a vincere”, ha detto in un’intervista Richard Klugh, Assistente  Difensore Pubblico Federale, che probabilmente parteciperà al caso di fronte all’11º Circuito.

 

“Ma non permettere che nessuno, tranne i difesi cubani, discutano il caso non è corretto. A queste rispettate organizzazioni legali nordamericane dovrebbe venire permessa la partecipazione al processo

 

Markus, furioso, ha definito i procuratori “piagnoni”.

 

“Soltanto i bulli insicuri piagnucolano e si lamentano così”, ha detto. “Sono realmente stupito che l’ufficio del procuratore degli USA abbia assunto questa posizione”.

 

La battaglia per gli amicus mette in evidenza quanto questo sia un caso politico e l’intensità della lotta legale.

 

Nel 2001, dopo 6 mesi, una giuria ha condannato 5 uomini per tentativo di spionaggio a favore del Governo cubano.

 

Ma il 9 agosto un gruppo di tre giudici dell’11º Circuito ha revocato le condanne, dichiarando che la giudice di distretto Joan Lenard aveva sbagliato nel respingere la richiesta della difesa di cambiamento di sede, reso necessario dall’acceso  sentimento anticastrista presente a Miami, fatto che ha impedito l’imparzialità del processo agli accusati.

 

La sentenza di 93 pagine è stata ampiamente criticata nella comunità cubano-americana di Miami. Alcuni si sono offesi per il messaggio dei tre giudici indirizzato alla comunità cubano-americana, che ha riconosciuto che secondo la Costituzione USA “ogni accusato, per quanto impopolare sia, deve ricevere un trattamento giusto”.

 

Il procuratore del Governo Alex Acosta è ricorso in appello contro la sentenza dei tre giudici e ha chiesto che tutti i giudici, riuniti in plenaria, rivedano il caso. Con una sentenza inattesa l’11º Circuito ha deciso in ottobre di riesaminare nuovamente il caso.

 

Alcuni avvocati del Sud della Florida sono rimasti attoniti quando il Governo ha presentato la mozione alla fine del mese scorso, chiedendo alla corte di non accettare  gli amicus.

 

Nella mozione Buckner e l’assistente del procuratore USA R. Schultz segnalavano che gli amicus non sono documenti obiettivi perchè non “aggiungono una prospettiva politica differente dagli interessi dell’appellante e perchè discutono contenziosi dettagliati dei fatti, inappropriati per un amicus”.

 

La procura segnala anche che se fosse costretta a rispondere all’amicus, dovrebbe  passare una “significativa quantità” del suo tempo limitato a respingere “accuse senza fondamento” perchè “le citazioni degli archivi sono selettive e incomplete e le sue caratterizzazioni sono sbagliate e ingannevoli".

 

Ay! Klug ha detto che la parte che lo ha offeso di più è l’affermazione del Governo secondo la quale l’ufficio del difensore pubblico federale può aver richiesto che questi gruppi legali scrivano gli amicus e che forse siano perfino intervenuti nella  loro redazione.

 

La mozione presentata dalla procuratrice assistente degli USA Caroline Heck Miller chiama l’amicus “sostituto per gli appellanti”. L’obiettivo di questa giocata, secondo lei, sarebbe quello di permettere ai difesi di evadere le limitazioni di pagine nei riassunti dei loro interventi difensivi.

 

Klug nega l’accusa. Lui e altri avvocati della difesa affermano che non c’è ragione perchè la Corte non accetti i due amicus. Dovrebbe essere permesso a tutti di esprimere un’opinione nel caso, ha detto Klug.

 

“Mai prima d’ora ho visto il Governo mettere in discussione questo”, ha detto Klug. “Lo potrei capire se fossero stati presentati 10 amicus, ma sono stati solo due e da  parte di rispettate organizzazioni legali”.

 

Uno degli autori dell’amicus, C. Peter Erlinder, professore di Legge del Collegio di Giurisprudenza William Mitchell di St. Paul, Minn, è così appassionato del caso che ha interrotto il suo viaggio in Tanzania come parte di un gruppo delle Nazioni Unite, rivolgendosi al Governo locale per scrivire l’amicus.

 

Richard B. Rosenthal, un avvocato di appelli di Miami, ha detto che la comunità legale del Sud della Florida è rimasta attonita per la giocata del Governo.

 

“Siamo rimasti tutti sorpresi”, ha detto. “Questi amicus vengono permessi regolarmente e la decisione del Governo di sfidarli puzza di atto di disperazione o di semplice meschinità”.

 

Robert Jarvis, un professore di Legge dell’Università Nova Southeastern, ha detto che la giocata del governo potrebbe essere giustificata. Gli amicus a volte vengono utilizzati da gruppi legali per sostenere gli sforzi per la riscossione di fondi.

 

“La corte non vuole il peso degli amicus”, ha detto.

 

I giudici della Corte Suprema Ruth Bader Ginsberg e Sandra Day O’Connor hanno detto ubblicamente di non leggere gli amicus.

 

“Esiste sempre il problema di cosa si deve apportare che sia nuovo e differente”, ha detto Jarvis.

 

“Sono incline a simpatizzare con la posizione del Governo”.

 

La comunità legale sta sperando la possibile presentazione di amicus a sostegno della posizione del Governo, forse da parte dei gruppi cubano-americani.

 

Tali documenti dovranno essere consegnati prima del 13 gennaio.

(Pubblicato il 3 gennaio 2006 nel South Florida Busin