L'Associazione Internazionale dei Giuristi Democratici (AIJD),
organizzazione non governativa con Affiliati Nazionali in tutti i
continenti e stato consultivo davanti all'ECOSOC, esprime la sua grave
delusione sul fatto che la maggioranza dei Giudici dell'11esimo Circuito
negarono un nuovo giudizio ai Cinque Eroi.
I Cinque Eroi, Gerardo Hernández, Antonio Guerriero, Ramón Labañino,
Fernando González e René González, furono arrestati nel 1998, negate le
garanzie e condannati, nel 2001, a causa di accuse con motivazioni
politiche risultanti dal loro lavoro per impedire attacchi terroristici e
di altro tipo contro Cuba.
Gerardo Hernández fu condannato a due ergastoli. Antonio Guerriero e Ramón
Labañino all'ergastolo. Fernando González e René González furono
condannati, rispettivamente, a 19 e 15 anni. L'AIJD proclama che le
sentenze furono smisurate; le prove a partire dalle quali i Cinque furono
dichiarati colpevoli non giustificano i verdetti e Miami fu una sede
inadeguata per giudicare questi casi.
L'AIJD segnala che, nel maggio del 2005, il
Gruppo di Lavoro sulle Detenzioni Arbitrarie della Commissione dei Diritti
umani determinò che il giudizio e le condanne dei Cinque violavano
l'Articolo 14 dell'Accordo Internazionale dei Diritti Civili e Politici,
dove si decreta che "ogni persona avrà diritto ad un giudizio giusto e
pubblico da un tribunale competente, indipendente ed imparziale stabilito
dalla legge."
La Corte di tre Giudici,
dell'11esimo Circuito, che soddisfece le dichiarazioni orali, nel febbraio
2004, ascoltò gli argomenti sulla mancanza di prove che sostenessero le
accuse ed i reclami contro la giudice del caso che commise un errore non
cambiando la sede, e decise che si richiedeva un nuovo processo perché il
giudizio non avrebbe dovuto avere luogo a Miami, città alla quale la corte
si riferì come "una perfetta tormenta di pregiudizio".
L'AIJD presentò una relazione amicus dove si sottolineava la negazione di
un giudizio giusto quando la Giudice rifiutò trasferire il processo in
un'altra città. L'AIJD afferma senza alcun dubbio che le conclusioni della
corte originale furono obiettive e legalmente solide.
La decisione in plenum è una farsa. Non evidenzia preoccupazione alcuna
per i diritti degli accusati ad un giudizio giusto. La maggioranza dei
Giudici del plenum dell'11esimo Circuito ignorarono le conclusioni della
corte rispetto al pregiudizio. I Giudici discrepanti, che erano i membri
della corte originale, fecero commenti su questa "commissione di fatto"
nell'opinione della maggioranza. Data la prova schiacciante di pregiudizi
comunitari contro tutto quello che appoggi il Governo cubano, il fatto che
la maggioranza neppure menzioni detti pregiudizi costituisce una seria
preoccupazione.
Pertanto, l'AIJD considera che si trattò di una decisione con motivazioni
politiche destinata a placare la comunità cubana di Miami, la quale è
stata coinvolta, per molti anni, in atti terroristici contro il Governo ed
il popolo di Cuba. Il lavoro dei Cinque Eroi aveva come fine evitare altre
azioni e difendere Cuba. I dati che redassero a partire da informazioni
pubbliche furono utilizzati dal Governo di Cuba per appoggiare le sue
proteste davanti al Dipartimento di Stato degli Stati Uniti contro i voli
illegali realizzati da gruppi come Hermanos al Rescate. Invece di tentare
di eliminare questa attività illegale, l'FBI centrò i suoi sforzi nello
scoprire coloro che stavano fornendo le prove di dette azioni illegali.
Questa decisione non è la fine del processo di appello. La decisione
dell'11esimo Circuito può ricorrersi davanti alla Corte Suprema. La corte
non si é ancora pronunciata sugli errori nel giudizio, oltre a quelli
relazionati con la sede che furono menzionati nell'Appello dei Cinque
Eroi, e dovrà emettere una sentenza sugli stessi. Gli avvocati dei Cinque
prenderanno questa decisione.
L'AIJD continuerà appoggiando i Cinque Eroi e i loro sforzi affinché si
faccia giustizia, siano liberati dalla prigione e che si revochino le loro
condanne.
Jitendra Sharma, Presidente
Jeanne Mirer, Segretaria Generale
16 agosto del 2006.