Fernando González e René González, due
dei cinque eroi cubani, ingiustamente prigionieri nelle carceri
degli Stati Uniti per lottare contro il terrorismo, hanno inviato
messaggi di augurio a tutti i cubani, specialmente agli abitanti di
Granma, per avere guadagnato la sede del 26 luglio.
I risultati raggiunti da Cuba nelle campagne di alfabetizzazione in
paesi fratelli e nell'Operazione Miracolo, mediante la quale sono stati
operati gratuitamente alla vista migliaia di latinoamericani poveri,
furono risaltati da Fernando González e René González, due dei cinque
eroi cubani, prigionieri ingiustamente nelle carceri degli Stati Uniti
che inviarono messaggi di augurio al popolo cubano, e soprattutto a
Granma, sede dell'atto centrale per il 53°anniversario degli assalti
alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Cespedes.
I compatrioti cubani per la cui liberazione cresce una campagna
mondiale, hanno elogiato i risultati raggiunti dall'Isola
nell'Educazione e la Salute e le misure prese in materia energetica.
Costruire questa Rivoluzione e difenderla č la migliore garanzia che
trionferemo, hanno riaffermato. Nelle loro missive, entrambi gli uomini,
che sono considerati eroi nell'Isola insieme ai loro fratelli di
ingiusto confino, hanno assicurato che il morale ed il prestigio sono
oggi maggiori che mai. Lo constatiamo nelle lettere che riceviamo da
tutte le parti del mondo e fortificano la nostra volontŕ di resistenza e
certezza nella vittoria.
Organismi legali all'ONU, come tre giudici dell'Undicesimo Circuito
della Corte di Appello di Atlanta, negli Stati Uniti, considerarono
ingiusto il torbido processo giudiziale realizzato a Miami, contro
questi uomini, che il governo nordamericano utilizza come ostaggi nella
sua ostile politica anticubana.
In realtŕ questi giovani prigionieri, sottomessi a crudeli ed ingiuste
condanne, furono fermati dopo essersi infiltrati in organizzazioni
terroristiche che hanno causato migliaia di morti e feriti con azioni
violente per tentare di sconfiggere la Rivoluzione Cubana.
Attualmente si aspetta il verdetto del plenum della corte
dell'Undicesimo Circuito di Atlanta alla cui decisione ha ricorso la
procura che discute la decisione dei tre giudici di questa istanza, i
quali annullarono l'anteriore processo giudiziario ed esigerono
una nuova sede, escludendo giustamente Miami, dove prevale l'ambiente di
odio e terrore dei gruppi estremisti e controrivoluzionari.
Ig-preso da Juventud
Rebelde