5 26 luglio 2006 - www.prensalatina.it

 

Prigionieri antiterroristi cubani inviano

messaggi di augurio nel Giorno della

Disubbidienza Nazionale

 

 

    30 marzo 

 

 

Fernando González e René González, due dei cinque eroi cubani, ingiustamente prigionieri  nelle carceri degli Stati Uniti per lottare contro il terrorismo, hanno inviato messaggi di augurio a tutti i cubani, specialmente agli abitanti di Granma, per avere guadagnato la sede del 26 luglio.

I risultati raggiunti da Cuba nelle campagne di alfabetizzazione in paesi fratelli e nell'Operazione Miracolo, mediante la quale sono stati operati gratuitamente alla vista migliaia di latinoamericani poveri, furono risaltati da Fernando González e René González, due dei cinque eroi cubani, prigionieri ingiustamente nelle carceri degli Stati Uniti che inviarono messaggi di augurio al popolo cubano, e soprattutto a Granma, sede dell'atto centrale per il 53°anniversario degli assalti alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Cespedes.

I compatrioti cubani per la cui liberazione cresce una campagna mondiale, hanno elogiato i risultati raggiunti dall'Isola nell'Educazione e la Salute e le misure prese in materia energetica.

Costruire questa Rivoluzione e difenderla č la migliore garanzia che trionferemo, hanno riaffermato. Nelle loro missive, entrambi gli uomini, che sono considerati eroi nell'Isola insieme ai loro fratelli di ingiusto confino, hanno assicurato che il morale ed il prestigio sono oggi maggiori che mai. Lo constatiamo nelle lettere che riceviamo da tutte le parti del mondo e fortificano la nostra volontŕ di resistenza e certezza nella vittoria.

Organismi legali all'ONU, come tre giudici dell'Undicesimo Circuito della Corte di Appello di Atlanta, negli Stati Uniti, considerarono ingiusto il torbido processo giudiziale realizzato a Miami, contro questi uomini, che il governo nordamericano utilizza come ostaggi nella sua ostile politica anticubana.

In realtŕ questi giovani prigionieri, sottomessi a crudeli ed ingiuste condanne, furono fermati dopo essersi infiltrati in organizzazioni terroristiche che hanno causato migliaia di morti e feriti con azioni violente per tentare di sconfiggere la Rivoluzione Cubana.

Attualmente si aspetta il verdetto del plenum della corte dell'Undicesimo Circuito di Atlanta alla cui decisione ha ricorso la procura che discute la decisione dei tre giudici di questa istanza, i quali annullarono l'anteriore processo giudiziario  ed esigerono una nuova sede, escludendo giustamente Miami, dove prevale l'ambiente di odio e terrore dei gruppi estremisti e controrivoluzionari.

Ig-preso da Juventud Rebelde