Dodici parlamentari
tedeschi hanno inviato una lettera ai loro omologhi del Congresso degli
Stati Uniti, nella quale reclamano il rispetto dei diritti umani e la
liberazione immediata dei Cinque lottatori antiterroristi cubani,
imprigionati quasi otto anni fa in penitenziari federali statunitensi.
Guidati
da Lothar Mark che, nel 2004, inviň una missiva simile con altri tre
membri di quest'organo di governo germanico, i politici esigono,
ugualmente, che si salvaguardi il diritto di visita dei familiare dei
confinato, in special modo che sia concesso il visto ad Adriana Pérez ed
Olga Salanueva, mogli di due dei prigionieri, rispettivamente Gerardo
Hernández e René González.
I parlamentari sollecitano che si metta fine all'ingiustizia ed esprimono:
"serva questa lettera per riesaminare il caso di queste cinque persone e
considerare la loro immediata liberazione."
Tra gli attuali firmatarii figurano la presidentessa della Commissione
Parlamentare dei Diritti umani ed Aiuto Umanitari, l'insegnante Herta
Däubler-Gmelin e l'ex segretario generale del Partito Socialdemocratico di
Germania (SPD, Klaus Uwe Benneter).
Inoltre, alla vigilia della visita tedesca del presidente Bush, fu
consegnata nella sede della Cancelleria federale del paese europeo, una
lettera diretta a Ángela Merkel, premier del governo tedesco nella quale
si intercede per la situazione dei patrioti insulari.
L'iniziativa, scaturita delle mani e dal cuore di un instancabile amico
della solidarietŕ con Cuba, Günter Belchaus, consigliere Ministeriale ed
integrante di Amnesty International, si somma anche alla petizione per la
libertŕ immediata dei Cinque e condanna il doppio peso della politica
dell'amministrazione Bush nella sua mal chiamata lotta contro il
terrorismo. "Vogliamo che in Cuba si conosca che i Cinque ancora — e
sempre — figurano nell'ordine del giorno nel mio paese" ha commentato
Belchaus, a Granma.