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Oviedo: denuncia l’illegale
reclusione dei negli USA
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Il II Seminario Internazionale per il Progresso del Mondo, che si è svolto a Oviedo, in Spagna, ha denunciato lo sviluppo della politica degli Stati Uniti che proteggono presunti “terroristi buoni” e mantengono reclusi coloro che lottano contro questo flagello internazionale.
Al termine dell'incontro sono stati ricordati i casi di Gerardo Hernández, Ramon Labañino, Antonio Guerrero, René González e Fernando González, i Cinque antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti.
La parte del documento redatto al termine del Seminario, dedicata ai 5 cubani, denuncia la politica antiterrorista statunitense, specificando che Washington protegge i terroristi vincolati alla politica statunitense in America Latina, mentre mantiene ingiustamente reclusi Cinque patrioti cubani.
Inoltre il documento sottolinea che la politica di dominio mondiale degli USA si maschera da lotta contro il terrorismo, ma risponde alle brame di controllare le materie prime strategiche, cercando d’imporre idee ai loro interessi, come l’uso del dollaro come moneta di cambio per finanziare il deficit interno sulla pelle dei paesi poveri.
Le crescenti resistenze popolari a questa logica imperiale sono riuscite ad impantanare le forze di occupazione in Medio Oriente, soprattutto l'eroica lotta dei popoli iracheno e palestinese, mentre in America Latina i movimenti popolari sono oggi alternative al potere, aggiunge la risoluzione.
Il Seminario ha analizzato numerosi temi, tra i quali i mezzi alternativi, quanto valgono i mezzi di comunicazione, le tendenze attuali dell'imperialismo, l'ALBA di fronte all'ALCA, il Medio Oriente e l'offensiva imperialista, tra i tanti.
I partecipanti hanno considerato unanimemente che questo genere d’incontro si dovrebbe ripetere e moltiplicare in tutti i continenti, per guadagnare spazio nella lotta contro la volontà di dominio dell'imperialismo.
Importanti personalità dell'Europa, America Latina e Medio Oriente, come Ricardo Alarcón, presidente del Parlamento cubano accompagnato da Iroel Sanchez, presidente dell'Istituto Cubano del Libro hanno offerto conferenze.
Intellettuali spagnoli come Andres Sorel, Belen Gopegui, e Ramón Chao e vari invitati stranieri, tra i quali Ivan Padilla, vice ministro della Cultura del Venezuela, la sua compatriota Blanca Eekhout, l'irachena Iman Ahmad, gli argentini Roberto Montoya e José Steinsleger, hanno apportato le loro conoscenze e i loro criteri in conferenze di grande interesse. (PL)
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