L’articolo del ‘Post’ apre uno spazio
perchè altri
scrivano sui
J.G.Allard 6 giugno 2006
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30 marzo 2006 |
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Per i nordamericani solidali con I Cinque l’articolo del Washington Post sul caso degli antiterroristi cubani prigionieri negli USA costituisce un importante passo, dopo tante lotte per ottenere uno spazio nei mass-media nazionali.
"Immaginatevi, io sono stata a Washington questo fine settimana. Quando ho comprato il giornale sabato mattina e ho visto l’articolo, che sorpresa!", racconta Gloria la Riva, coordinatrice del Comitato Nazionale per la Liberazione dei Cinque Eroi negli Stati Uniti (www.freethefive.org).
Qual è il significato del testo? È la seconda volta che un quotidiano nazionale scrive sui Cinque. Lo aveva già fatto The New York Times. "I due quotidiani più letti dai politici a Washington e New York. Il Post è anche il quotidiano di Washington. Quindi deve avere un impatto", ha affermato. Il Post diffonde moltissime copie. La sua ultima tiratura è stata di 690700 esemplari."
"L’articolo è molto lungo, comincia in prima pagina. Viene illustrato con una foto fatta a Cuba di un affiche che mostra la parola VOLVERÁN (ritorneranno), racconta Gloria quando spiega che il gruppo da lei diretto ha già distribuito copie del testo tra i giornalisti della stampa nazionale e locale, sollecitandoli ad occuparsi urgentemente del caso.
"Penso che l’articolo del Post abbia aperto uno spazio che permette ad altri di scrivere sui Cinque e che può spingere i politici di Washington ad occuparsi del caso", aggiunge.
"Il tono dell’articolo è obiettivo, da spazio a un dirigente cubano come Ricardo Alarcón e l’autore tratta la missione dei Cinque come una condotta legittima, fatto inusuale qui", ha commentato la militante della solidarietà.
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