Il padre di uno dei non può

parlare per telefono col figlio

• Impossibile la comunicazione con il carcere dov’è sequestrato Ramón

 

25 aprile 2006 AIN

 

 

    30 marzo 2006

 

Ramón LabañinoRecenti disordini nel carcere dov’è sequestrato Ramón Labañino, uno dei Cinque Eroi cubani detenuti negli USA per aver combattuto il terrorismo, non hanno permesso a suo padre Holms di parlare per telefono con il figlio.

 

Holms, padre di Ramón - che ha dichiarato di portare l’uniforme di detenuto con l’orgoglio e l’onore con cui un soldato porta le più sacre insegne - ha dichiarato che da 20 giorni non può comunicare con Ramon per via degli scontri che avvengono ripetutamente in questo penitenziario di Beaumont, in Texas.

 

Holms ha spiegato che Ramón è esposto ad ogni pericolo perchè è circondato da delinquenti comuni, così come avviene anche agli altri Cinque Eroi dispersi in differenti prigioni d’alta sicurezza: René González, Gerardo Hernández, Antonio Guerrero e Fernando González.

 

Tutti i detenuti come Ramón sono rinchiusi da venti giorni e non si può parlare con loro per telefono.

 

Homes con altri familiari dei Cinque ha fatto queste dichiarazioni durante un percorso del Consiglio Popolare La Jata – Naranjo, nel municipio di Guanabacoa ed ha posto una corona di fiori davanti all’obelisco dei Martiri di La Jata, del dicembre del 1896, con una copia degli allegati dei Cinque, presentati dopo le ingiuste sentenze del processo politico svolto a Miami.

 

Vari familiari dei 5 Eroi antiterroristi cubani hanno visitato anche l’impresa Herrajes Eliseo Díaz Machado, la comunità Rosabal e il solo Museo Ecologico di Cuba.