20 luglio 2006 PL


 

Il tribunale elettorale messicano

 

analizzerà 359 denunce

 

 

 

 

Il Tribunale Elettorale del Potere Giudiziario della Federazione (TEPJF) del Messico analizzerà 359 denunce per le illegalità avvenute nelle elezioni presidenziali del 2 luglio scorso e proporrà al Plenum una risoluzione, hanno precisato le fonti ufficiali.

 

Questa entità dovrà rispondere inoltre a cinque denunce presentate dalla coalizione all’opposizione Per il bene di Tutti, diretta dal Partito della Rivoluzione Democratica (PRD), contro le designazioni di diversi senatori in vari stati.

 

Ugualmente la sua gestione includerà la revisione di 97 ricorsi sulle elezioni dei deputati. Partendo da questa base, il TEPJF continuerà il controllo di denunce e dissensi, presentate dai partiti e dalle coalizioni per controllare le schede.

 

In questo contesto sono già stati analizzati 225 dei 359 ricorsi, tra i quali emerge quello del PRD che reclama l'apertura delle urne elettorali, che si modifichino i verbali dei calcoli dei distretti per le elezioni del presidente della Repubblica e che non si facciano dichiarazioni sull’eletto.

 

In accordo con il ricorso del candidato della coalizione, Andres Manuel Lopez Obrador, contro il risultato delle elezioni, si considera necessario contare nuovamente voto per voto, sulla base del principio di sicurezza che deve dirigere questo processo.

 

Secondo i calcoli dei distretti dell'Istituto Federale Elettorale (IFE), realizzati il 5 e il 6 di questo mese, la revisione delle schede delle due mila 870 impugnate per inconsistenza nei verbali, non ha variato significativamente i risultati.

 

In questo conteggio Lopez Obrador ha perso circa 12 mila voti, anche se i rappresentanti della sua coalizione assicurano che in questa riorganizzazione guadagnano 102 mila voti addizionali, mentre Felipe Calderón, del Partito Azione Nazionale, ha perso 10 mila voti.

 

Il consigliere generale dell'IFE, Rodrigo Morales, ha annunciato che prossimamente si farà conoscere in internet il catalogo con i dati estrapolati dopo l’apertura delle buste con le schede votate dai cittadini.

I funzionari di questo istituto considerano conveniente rendere pubblici i risultati e la consegna dei dati del conteggio ai partiti, anche se finora non è giunta una risposta ufficiale a proposito delle schede.