Messico, 6 luglio 2006
I risultati elettorali
sono ancora incerti
Il candidato presidenziale governativo Felipe Calderón č dato oggi in leggerissimo vantaggio sull’oppositore Andrés Manuel López Obrador negli scrutini delle elezioni di domenica scorsa in Messico.
Calderón, del Partito Azione Nazionale (PAN), sarebbe al 35,60% dei voti mentre López Obrador, candidato dalla coalizione Per il bene di tutti, composta dai partiti della Rivoluzione Democratica, del Lavoro e Convergenza per la Democrazia, al 35,59% con il 97,70% dei verbali di votazione conteggiati, ha reso noto PL.
La differenza tra i due aspiranti presidenti č iniziata costantemente a ridursi a partire dalla comunicazione delle ore 14.31 di ieri (mercoledě) e durante le prime ore di oggi le comunicazioni sembravano un film di suspence dal finale conosciuto.
Gli stati i cui risultati sono ancora pendenti, secondo le comunicazioni dell’IFE, sono quelli dove i sondaggi hanno dato un vantaggio maggiore a Calderón, soprattutto nelle regioni nord-occidentali del paese ed a Guanajuato, nel centro.
La coalizione Per il bene di tutti ha denunciato ieri un’operazione di Stato per commettere una "macro-frode" allo scopo di imporre Calderón come prossimo presidente del paese e per le ore 8.30 č stata annunciata una conferenza stampa di López Obrador.
Il conteggio dei verbali di votazione dei 300 distretti elettorali č iniziato ieri mattina e continuerŕ senza interruzioni fino al suo completamento, dopodichč il presidente dell’IFE, Luis Carlos Ugalde, comunicherŕ il nome del presidente eletto.
Roberto Madrazo, di Alleanza per il Messico, composta dai partiti Rivoluzionario Istituzionale e Verde Ecologista, č in terza posizione con il 22,27% dei voti.
Gli
altri due aspiranti alla Presidenza, Patricia Mercado di Alternativa
Socialdemocratica e Contadina e Roberto Campa, di Nuova Alleanza, si sono
attestati rispettivamente in terza (2,71%) e quarta posizione (0,94%).