Gli Stati Uniti riprenderanno ad addestrare i militari dei paesi
latino-americani. Lo ha rivelato il giornale Usa Today, riportando alla
memoria le accuse rivolte al Pentagono di aver formato alcuni dei leader più
sanguinari del continente. Nel 2002 una legge aveva stabilito il divieto di
fornire assistenza militare ai paesi che non garantivano ai soldati di
Washington l'immunità dalla Corte Penale Internazionale. Questo aveva
provocato un'interruzione degli aiuti mandati oltre il confine meridionale, e
soprattutto degli scambi di personale finalizzati all'addestramento. Il
risultato è stato che altre potenze, in particolare la Cina, si sono fatte
avanti. Quindi Pechino ha firmato accordi di collaborazione con Ecuador,
Bolivia, Cile, Cuba, Jamaica e Venezuela. Durante un recente viaggio in
Sudamerica, il segretario di Stato Rice ha dichiarato che il divieto ha avuto
un impatto molto negativo: «È stato come spararci nei piedi».
La ragione di questa insoddisfazione non nasce solo dalla fine dei rapporti
militari con i paesi del continente, ma anche dagli effetti politici. Le
vittorie elettorali di personaggi come Hugo Chavez in Venezuela, Evo Morales
in Bolivia, e ora Daniel Ortega in Nicaragua, hanno spinto sempre più a
sinistra una regione dove il Brasile è guidato da Lula, e il paese più vicino
a Washington è il Cile, dove al governo c'è la socialista Bachelet. Gli Stati
Uniti hanno deciso che bisognava cambiare strategia, il presidente Bush ha
usato il potere di deroga previsto dalla legge del 2002, per ricominciare
l'addestramento dei militari di alcuni paesi. Il provvedimento, datato 2
ottobre 2006, riapre le porte dei corsi speciali del Pentagono ai soldati di
21 paesi, 11 dei quali si trovano in America Latina e nei Caraibi. Venezuela e
Cuba restano esclusi, ma poco alla volta tutti gli altri stati dell'emisfero
potrebbero essere ammessi. L'addestramento si svolgerà negli Stati Uniti, e
questo ha riportato alla mente la famigerata School of the Americas. Questa
istituzione era stata fondata nel 1946 a Panama, con il nome di Latin American
Training Center. Il suo scopo era addestrare i militari del continente alle
tecniche di combattimento, guerriglia e commando, ma anche alle pratiche più
sofisticate di interrogatorio e guerra psicologica. Nel 1963 il nome era stato
cambiato in School of the Americas, ma nel 1984, dopo la firma del Trattato
per il Canale di Panama, l'istituzione era stata trasferita negli Stati Uniti.
La scuola aveva trovato casa a Fort Benning, in Georgia, continuando a formare
circa mille ufficiali sudamericani all'anno. Queste legame dava a Washington
contatti importanti con i leader del continente. Il problema, però, è che
molti alunni non si erano distinti per il loro comportamento democratico.
Tra i laureati della School of the Americas si erano avvicendati il dittatore
panamense Manuel Noriega, gli argentini Leopoldo Galtieri e Roberto Viola, il
salvadoregno Roberto D'Aubisson, e tanti altri personaggi accusati o
sospettati di attività criminali, come l'uccisione davanti all'altare del
vescovo Oscar Romero. La cattiva fama dell'istituto, soprannominato «Scuola
degli Assassini», aveva portato quasi alla sua chiusura, quando nel 2001 il
Pentagono ha deciso di cambiare il suo nome. Ora si chiama Western Hemisphere
Institute for Security Cooperation, sta sempre a Fort Benning, ma oltre ai
corsi di interrogatorio offre anche quelli di diritti umani. Nei prossimi mesi
le sue aule torneranno a riempirsi.