La CIA ha assassinato Omar

 

Torrijos, rivela John Perkins

 

 

6.3.06 - PL -

 

 

L'economista statunitense John Perkins ha affermato in Panama che agenti della CIA assassinarono, nel 1981, il generale panamense Omar Torrijos, il cui aeroplano cadde il 31 luglio di quell'anno in una zona montagnosa.

Autore delle libro Confessioni di un assassino economico, Per
kins ha dichiarato al quotidiano locale La Prensa che durante la sua vita attiva di economista ha ricevuto come la missione di “disciplinare” il governante panamense, affinché accettasse le ricette che promuoveva la Banca Mondiale avviate ad una maggiore dipendenza del paese del canale a Washington.

Torrijos era un ostacolo per la CIA. Dal momento che io fallii Tor
rijos, che non accettò i miei consigli, sapeva che gli sciacalli della CIA sarebbero venuti dopo di me, espresse l'analista, il cui libro é presente, nella lista dei più venduti, del New York Times .

Spiegò che le esigenze consistevano nel consegnare a Panama prestiti milionari per la costruzione di grandi progetti, ma solo provenienti da fondi di corporazioni degli Stati Uniti, cosa che sarebbe terminata nella dipendenza esterna della nazione centroamericana.

Il generale panamense si oppose a tali politiche, e in maniera sospetta morì il 31 luglio 1981 in un presunto incidente aereo, quando l'aeroplano su cui viaggiava si schiantò in una zona montagnosa al nord dell'occidentale provincia di Coclé.

Moisés Torrijos, uno dei fratelli del generale, ha sostenuto per anni la tesi che il supposto incidente fu, in realtà, un piano della CIA denominato Falco in Volo, per ostacolare la proiezione politica rivoluzionaria in America Centrale. In realtà, numerosi osservatori hanno mantenuto sempre la tesi dell'assassinio da parte della CIA di Torrijos, il generale che riscattò, per la sovranità nazionale, la zona del canale con la firma nel 1977 dei trattati Torrijos-Carter, dove inoltre si stanziavano basi militari statunitensi.

In recenti dichiarazioni a mezzi internazionali, l'analista statunitense ha affermato che gli stessi sciacalli pretendono ora di far tacere i presidenti del Venezuela, Hugo Chávez, e della Bolivia, Evo Morales, per la loro posizione nazionalista.

 


 tratto da DPA/Aporrea