| domenica 14 maggio 2006 | da Prensa Latina

 

 

 

 

 

Cuba: non esiste associazione

 strategica con l'Europa

 

  

Cuba ha messo in risalto l'inesistenza di un'associazioneCarlos Lage Dávila strategica tra l'Unione Europea (UE) ed America Latina e i Caraibi e ciò si evidenzia nel IV Vertice bi-regionale di Vienna.
 

Il vicepresidente del Consiglio di Stato, Carlos Lage Dávila, ha fatto tale affermazione nella prima sessione di lavoro dell'appuntamento presidenziale che si realizza nel Reed Messe Wien di questa capitale.

Ha precisato che perfino nelle attuali condizioni neanche è possibile che esista quell'associazione, ed ha avvertito che l'UE perde presenza in questa regione, perché si concentra, sulla sua espansione, verso l'est e sulla sua relazione con gli Stati Uniti.

Ha osservato che la partecipazione dell'America Latina nel commercio estero dell'UE tende a discendere ed è appena del 5%, mentre l'Europa mantiene elevati sussidi e dazi ai prodotti agricoli.

L'UE non compie l'impegno di portare l'aiuto ufficiale allo sviluppo allo 0,7% del PIL concordato nel 1970 e ciò che offre è, inoltre, sempre più condizionato, ha un alto costo e risponde agli interessi dei paesi sviluppati.

Ha paragonato le disuguaglianze tra i fondi alla lotta contro le droghe e quello dedicato all'educazione e la salute che conta su infime risorse, e ha denunciato che  sono perfino registrati come aiuti  la cancellazione del debito e le spese militari a presunte missioni di pace.
 

La realtà, ha espresso, è che la vera associazione strategica dell'UE è con gli Stati Uniti, la potenza egemonica mondiale, un ordine ingiusto ed escludente che la beneficia e pregiudica America Latina e i Caraibi.

L'UE è creditrice di un debito estero che si é pagato già più di due volte. L'Europa esporta prodotti di alta tecnologia ed America Latina ed i Caraibi pagano con le materie prime.

Ha puntualizzato che gli europei si avvantaggiano dell'emigrazione di professionisti e tecnici formati con grandi sforzi in queste nazioni.

Ha denunciato che l'Europa è alleata degli Stati Uniti e la NATO, mentre l'America Latina ed i Caraibi possono essere uno dei punti oscuri del pianeta che il presidente Bush minaccia di attaccare di sorpresa.

Ha accusato l'UE di difendere concetti come sovranità limitata, intervento umanitario, responsabilità di proteggere ed altri, contrari ai principi consacrati nella Lettera delle Nazioni Unite.

Ha esemplificato coi temi dei diritti umani, la democrazia ed il terrorismo coi quali giustificano aggressioni, sanzioni e blocchi. Ha accusato l'UE di decidere, in gran segreto, di non votare per Cuba nel Consiglio dei Diritti Umani e di guardare da un'altra parte quando si tratta dei crimini e torture in Iraq, Guantanamo ed altre prigioni segrete.

Tuttavia, Cuba é stata eletta in questo Consiglio con l'appoggio di 135 voti, praticamente tutti del Terzo Mondo. Ha ricordato che l'UE non ha reclamato sanzioni per il più sanguinario terrorista dell'emisfero occidentale, Luis Posada Carriles.

Neppure ha detto una parola favorevole per i cinque giovani cubani antiterroristi incarcerati negli Stati Uniti. Cuba difende un'associazione strategica, ma vera nella quale questi ed altri temi siano discussi con franchezza.

Lage ha aggiunto che, forse, queste parole erano dure per alcuni ma, dal momento che aveva solamente cinque minuti per esporre, non c'era tempo per adornarle ed abbellirle.
 

Ig/is/lma