Cuba ha messo in risalto l'inesistenza di
un'associazione strategica tra l'Unione Europea (UE) ed America Latina e i Caraibi e ciò si evidenzia nel IV Vertice bi-regionale di Vienna.
Il vicepresidente del Consiglio di Stato, Carlos
Lage Dávila, ha fatto tale affermazione nella prima sessione di lavoro
dell'appuntamento presidenziale che si realizza nel Reed Messe Wien di
questa capitale.
Ha precisato che perfino nelle attuali condizioni neanche è possibile che
esista quell'associazione, ed ha avvertito che l'UE perde presenza in questa
regione, perché si concentra, sulla sua espansione, verso l'est e sulla sua
relazione con gli Stati Uniti.
Ha osservato che la partecipazione dell'America Latina nel commercio estero
dell'UE tende a discendere ed è appena del 5%, mentre l'Europa mantiene
elevati sussidi e dazi ai prodotti agricoli.
L'UE non compie l'impegno di portare l'aiuto ufficiale allo sviluppo allo
0,7% del PIL concordato nel 1970 e ciò che offre è, inoltre, sempre più
condizionato, ha un alto costo e risponde agli interessi dei paesi
sviluppati.
Ha paragonato le disuguaglianze tra i fondi alla lotta contro le droghe e
quello dedicato all'educazione e la salute che conta su infime risorse, e ha
denunciato che sono perfino registrati come aiuti la
cancellazione del debito e le spese militari a presunte missioni di pace.
La realtà, ha espresso, è che la vera associazione strategica dell'UE è con
gli Stati Uniti, la potenza egemonica mondiale, un ordine ingiusto ed
escludente che la beneficia e pregiudica America Latina e i Caraibi.
L'UE è creditrice di un debito estero che si é pagato già più di due volte.
L'Europa esporta prodotti di alta tecnologia ed America Latina ed i Caraibi
pagano con le materie prime.
Ha puntualizzato che gli europei si avvantaggiano dell'emigrazione di
professionisti e tecnici formati con grandi sforzi in queste nazioni.
Ha denunciato che l'Europa è alleata degli Stati Uniti e la NATO, mentre
l'America Latina ed i Caraibi possono essere uno dei punti oscuri del
pianeta che il presidente Bush minaccia di attaccare di sorpresa.
Ha accusato l'UE di difendere concetti come sovranità limitata, intervento
umanitario, responsabilità di proteggere ed altri, contrari ai principi
consacrati nella Lettera delle Nazioni Unite.
Ha esemplificato coi temi dei diritti umani, la democrazia ed il terrorismo
coi quali giustificano aggressioni, sanzioni e blocchi. Ha accusato l'UE di
decidere, in gran segreto, di non votare per Cuba nel Consiglio dei Diritti
Umani e di guardare da un'altra parte quando si tratta dei crimini e torture
in Iraq,
Guantanamo
ed altre prigioni segrete.
Tuttavia, Cuba é stata eletta in questo Consiglio con l'appoggio di 135
voti, praticamente tutti del Terzo Mondo. Ha ricordato che l'UE non ha
reclamato sanzioni per il più sanguinario terrorista dell'emisfero
occidentale,
Luis
Posada Carriles.
Neppure ha detto una parola favorevole per i
cinque
giovani cubani antiterroristi incarcerati negli Stati Uniti. Cuba difende
un'associazione strategica, ma vera nella quale questi ed altri temi siano
discussi con franchezza.
Lage ha aggiunto che, forse, queste parole erano dure per alcuni ma, dal
momento che aveva solamente cinque minuti per esporre, non c'era tempo per
adornarle ed abbellirle.
Ig/is/lma