Washington
costringe una banca canadese
a
sottomettersi alla legge nordamericana
J.G.Allard - 5 aprile 2006
Il Presidente dell’Assemblea Nazionale di Cuba, Ricardo Alarcón,
L’ambasciatrice cubana in Giamaica
ha parlato da una radio del paese
“Condanniamo l’applicazione di
leggi extraterritoriali da parte degli USA”
J.D.N.PEÑALVER - 10 aprile 2006
Gisela García Rivero, ambasciatrice di Cuba
in Giamaica ha condannato l’applicazione extra-territoriale delle leggi
nordamericane per rafforzare la politica di blocco economico contro Cuba e
il suo popolo.
La diplomatica è intervenuta nel popolare
programma giamaicano “Breakfast Club” che ha presentato il tema della
chiusura dei conti bancari dell’Ambasciata cubana da parte della Scotia
Bank, una filiale canadese con il pretesto dell’applicazione del Atto
Patriottico degli Stati Uniti.
Alla fine di marzo questa succursale
bancaria ha invocato la legge antiterrorista degli USA ed ha comunicato
che i conti della missione diplomatica cubana nella Scotia Bank saranno
mantenuti solamente in moneta locale e non più in dollari degli USA.
Inoltre non faciliterà più l’ambasciata nelle transazioni che includeranno
trasferimenti o assegni internazionali. L’ambasciatrice García Rivero ha
definito ingiusta questa misura anticubana e ha denunciato l’applicazione
extra territoriale d’una legge interna degli Stati Uniti in un paese
sovrano come Giamaica.
La legge o “Atto Patriottico” è uno
strumento giuridico anti terrorista e repressivo degli USA che apparve in
una prima versione poche settimane dopo l’11/9/01 èd è lo strumento
preferito della Casa Bianca per reprimere e affossare le libertà civili
della stessa popolazione nordamericana.
La diplomatica ha detto che l’ambasciata
cubana a Kingston non è un’entità di taglio terroristico e solo perchè
l’amministrazione di George W. Bush include Cuba in elenchi di questa
natura non si capisce perchè il mondo lo dovrebbe accettare...
Gisela García Rivero ha ricordato la
recente multa imposta dal governo messicano all’Hotel Maria Isabel
Sheraton di Città del Messico, di proprietà
della catena statunitense Starwood Hotels, che aveva espulso dall’albergo
16 funzionari cubani per obbedire a un ordine del Dipartimento del Tesoro
nordamericano nell’ambito del rispetto delle leggi di blocco economico
contro Cuba.
Ella ha spiegato che ogni anno l’Assemblea
Generale della ONU vota a favore del termine della politica di blocco
economico contro l’Isola e che sono sempre più le istituzioni e le persone
che condannano questa misura criminale.
Il colmo dell’assurdità s’è sentito quando
i conduttori di ‘Breakfast Club” si sono messi in contatto con un
rappresentante dell’ambasciata degli Stati Uniti a Kingston e costui ha
dichiarato che :“I conti dell’ambasciata cubana in Giamaica non erano un
tema d’interesse per la sua sede diplomatica”!
I commentatori radiofonici hanno chiesto
allora a cosa si doveva la decisione della Scotia Bank e chi aveva data
l’ordine di bloccare i conti bancari dell’ambasciata cubana in Giamaica...
Proteste in Giamaica
contro la
misura anticubana della filiale della banca canadese
L’AVANA, 5 aprile (AIN)
Proseguono le
proteste contro la misura anticubana della banca canadese Nuova Scozia,
che ha rifiutato di continuare a prestare i suoi servizi bancari
all’Ambasciata di Cuba di questo paese caraibico, è stato reso noto
mercoledì.
L’Associazione di Amicizia Giamaica-Cuba
ha espresso il suo malessere rispetto alla decisione della Banca della
Nuova Scozia (BNS) di cancellare i conti in dollari statunitensi della
rappresentanza diplomatica cubana a Kingston ed ha preteso che questa
succursale straniera ritiri la misura, ha pubblicato il quotidiano Jamaica
Gleaner.
La BNS, alla fine di marzo, ha invocato
la legge antiterrorismo statunitense, la Legge Patriottica, per applicare
la misura anticubana, azione conforme alla genocida politica di blocco
economico, commerciale e finanziario che le Amministrazioni USA
succedutesi in più di quattro decenni hanno imposto contro la Maggiore
delle Antille.
La detta organizzazione di solidarietà ha criticato la
decisione della BNS in una lettera diffusa nella Giamaica. L’istituto di
credito, in linea con la Legge Patriottica, ha determinato che i conti
della missione diplomatica cubana verranno mantenuti soltanto nella moneta
locale e non in dollari statunitensi.
La missiva critica duramente anche il fatto che
l’istituzione finanziaria non potrà compiere per conto di quest’ambasciata
transazioni che comprendano trasferimenti o assegni fuori dalla frontiera
od internazionali, perchè la sua casa madre in Canada opera in varie
giurisdizioni e deve ottemperare alle leggi internazionali.
L’Associazione d’Amicizia Guatemala-Cuba ha affermato
che la decisione del BNS non ha rapporti né con le leggi internazionali né
con quelle della Giamaica.
Ha sottolineato che nel vicino paese non esiste nessuna
legislazione che proibisca ad una missione diplomatica di operare in una
qualsiasi delle monete utilizzate dalle banche presenti in questa nazione.
Ha ricordato che l’Ambasciata di Cuba nella Giamaica è
un membro accreditato della comunità diplomatica e non può essere
considerata come un’organizzazione terroristica. |
ha accusato
l’Amministrazione USA di aver costretto la banca canadese Scotia Bank, in virtù
della Legge Patriottica statunitense, a negare i servizi a Cuba.
La banca, invocando
questa legge nordamericana alla quale afferma di doversi sottomettere, ha appena
annunciato attraverso la sua filiale della Giamaica che non offrirà i suoi
servizi di transazioni monetarie in dollari USA a Cuba, provocando in Canada un
dibattito sulla legalità del fatto che un istituzione monetaria di questo paese
si pieghi in questo modo ad una legislazione straniera contraria agli interessi
nazionali.
Alarcón, secondo DPA,
ha denunciato che "da Washington è stato ordinato alla banca canadese di
estendere il blocco a Cuba in materia finanziaria e bancaria, violando le leggi
della Giamaica ed anche quelle del Canada, la cui legislazione proibisce di fare
cose come questa".
Il leader del
Parlamento, che ha definito il fatto "un rafforzamento del blocco", ha affermato
che "anche i tentativi di impedire che i
peloteros cubani ricevano
il loro premio monetario, rientra nella guerra economica di Washington contro
Cuba".
"Adesso scopriamo che
questo strumento" (la Legge Patriottica) "ha anche una finalità aggressiva nei
confronti di Cuba", ha dichiarato Alarcón a Kingston, Giamaica, dove ha
partecipato alla cerimonia d’insediamento della nuova premier, Portia Simpson
Miller.
Il giornalista
canadese Oakland Ross ha spiegato nell’articolo Cuba Slaps Back at Canadian Bank,
pubblicato nel quotidiano The Toronto Star come, alcuni giorni fa, la
funzionaria dell’ambasciata di Cuba in Giamaica Gisela García Rivera, ha chiuso
tutti i conti della sua rappresentanza nella filiale di Kingston, una volta
apprese le nuove ed oltraggianti disposizioni anticubane della banca.
"È prima di tutto una
questione di principio", ha commentato la diplomatica allo Star. È evidente che
la Scotia Bank non è un istituto di credito che gode della nostra fiducia".
García Rivera ha fatto
riferimento ad una lettera datata 7 marzo e firmata da Barrington Chisholm,
gerente dell’ufficio della Scotia Bank situato nel Viale Knutsford della
capitale giamaicana, nella quale ha scritto che a partire da quella data la sua
banca non è disposta a gestire conti in dollari USA per clienti cubani né a
compiere operazioni finanziarie internazionali a loro favore.
"La decisione è venuta
dalla sede centrale", ha detto Chisholm in un’intervista concessa allo Star.
Frank Switzer, un
portavoce della banca, ha confermato da Toronto che la decisione della Scotia
verrà applicata a tutte le sue succursali, in Canada ed all’estero.
Le giustificazioni
addotte dall’istituzione finanziaria per sostenere questa decisione sono
stranamente confuse. Chisholm ha fatto riferimento nella sua lettera alla Legge
Patriottica nordamericana, mentre Switzer ha ammesso nella sua conversazione con
lo Star che "è possibile" non fosse questa la legislazione alla quale si doveva
fare riferimento.
Il giornale ha
segnalato che nessun’altra banca canadese sembra interessata a seguire l’esempio
della Scotia.
Myrna Drew-Lytle,
portavoce dell’Associazione dei Banchieri Canadesi, ha dichiarato di non essere
a conoscenza di una posizione comune delle istituzioni finanziarie del Canada
rispetto alle disposizioni legali degli Stati Uniti.
Un portavoce del
Ministero degli Esteri canadese ha detto che si sta analizzando la questione.
Secondo la maggioranza
dei canadesi, l’applicazione extraterritoriale di leggi nordamericane nella loro
patria costituisce un’intollerabile ingerenza.
La Canadian Network on
Cuba, rete canadese di solidarietà con l’Isola, ha avvisato la Scotia Bank che
chiederà ai suoi 55.000 membri di mettere fine ai loro rapporti con questa
istituzione e che informerà urgentemente i suoi deputati di questa scandalosa
situazione.
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