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Denunciato il blocco USA che impedisce l’accesso ad internet
Gli Stati Uniti bloccano l'accesso di Cuba alla banda di Internet ed accusano l'Isola di restringere l'uso di questo servizio a pochi privilegiati.
Le restrizioni poste a Cuba impediscono all’Isola di usufruire delle condizioni di qualsiasi utente privato in altre nazioni, con una velocità di connessione alla rete delle reti decimante superiore a quella possibile a Cuba.
In Australia, Bangladesh, Regno Unito, Italia o negli Stati Uniti, una persona può accedere all’alta velocità con un servizio ADSL e con la possibilità di download fino a 24 megabyte per secondo, e in Norvegia o in Giappone si superano persino i cento.
Cuba, uno stato con più di 11 milioni di abitanti ha l’autorizzazione via satellite per 65 megabyte di larghezza di banda per l'uscita e 12,4 per l'entrata.
Dalla nascita di internet, Washington ha bloccato Cuba nell’utilizzazione della rete informativa mondiale e contemporaneamente ha cominciato una feroce campagna accusando l’Isola di negare la libertà di connessione.
Per via delle leggi del blocco, cuba non può collegarsi ai canali internazionali di fibra ottica che passano vicino alle sue coste ed è obbligata a farlo via satellite, metodo più caro e che limita l'uso di questa risorsa.
Se una compagnia nordamericana vuole aprire un nuovo canale a Cuba o aumentare la velocità della connessione, è obbligata a chiedere un'autorizzazione al Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti.
Le autorità cubane hanno deciso di dare la priorità della connessione alla rete in maniera organizzata, per garantire il suo uso sociale in forma adeguata a medici, scienziati, studenti, professionisti, personalità della cultura, centri di investigazione e via dicendo.
Questa strategia è riconosciuta dagli organismi internazionali come modello per i paesi sottosviluppati ed ha facilitato l'esistenza di 1370 luoghi virtuali, di 940000 utenti di posta elettronica ed altri 219000 di Internet.
Questi dati però si moltiplicano in centinaia di migliaia se si considera il carattere sociale di molte di queste agevolazioni e l'utilizzo di uno stesso punto di connessione o posta elettronica da parte di molte persone.
L’embargo raggiunge anche internet
L’assedio economico, finanziario e commerciale orchestrato dal governo nordamericano contro Cuba in più di 40 anni, non è solo il più lungo della storia, ma anche il più intenso.
La Casa Bianca, con grande doppiezza, mentre nasconde una sua evidente aggressione alla libertà individuale, include nella campagna calunniosa contro la Rivoluzione a proposito dell’argomento Internet, i regolamenti vigenti nell'isola per l'accesso alla rete di ogni cittadino che lo solleciti, regolamenti determinati dalla limitata capacità tecnica sopra indicata. La campagna diffamatoria prosegue omettendo - non dicono nemmeno una parola - sul modello di sviluppo scelto dal paese, che consiste nel dare priorità all'informatizzazione dei servizi sociali, specialmente nei settori dell'educazione e della sanità, in modo da garantire che i benefici di Internet possano arrivare per questa via a più ampi settori popolari.
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org di FR
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