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Comunicato Speciale sulla necessità di porre fine al blocco imposto dagli Stati Uniti contro Cuba
Comunicato Speciale approvato dalla
XIII
Conferenza dei Ministri e Alti Responsabili della Gioventù dell’Iberoamerica.
Considerando i riferimenti al tema in questione e le dichiarazioni di precedenti vertici di Capi di Stato e dei Governi Iberoamericani, riaffermiamo ancora una volta che nella difesa del libero scambio e dell’esercizio trasparente del commercio internazionale è inaccettabile l’applicazione di misure coercitive unilaterali che danneggiano il benessere dei popoli e distruggono i processi d’integrazione ed, in particolare, frenano il raggiungimento degli obiettivi del Millennio.
Raffermiamo il più energico rifiuto dell’applicazione delle leggi e delle misure contrarie al diritto internazionale come la legge Helms-Burton ed esortiamo il Governo degli Stati Uniti d’America affinché ponga fine alla loro applicazione.
Chiediamo al Governo degli Stati Uniti d’America che compia con ciò che è stato stabilito nelle 14 successive risoluzioni approvate dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e che metta fine al blocco economico, commerciale e finanziario che esercita contro Cuba.
Chiediamo in particolare al Governo degli Stati Uniti che, con carattere immediato, fermi l’applicazione delle misure adottate nel corso degli ultimi tre anni con l’obiettivo di rafforzare e approfondire l’impatto della sua politica di blocco economico, commerciale e finanziario a Cuba.
Comunicato Speciale approvato dalla
XIII Conferenza
dei Ministri e Alti Responsabili della Gioventù dell’Iberoamerica.
Conferenza ibero-americana
condanna il blocco
Fernando Remírez de Estenoz, membro del Segretariato del Comitato Centrale, ha ringraziato la gran maggioranza delle delegazioni per avere approvato un comunicato speciale sul tema ed ha dichiarato che è una dimostrazione della solidarietà latinoamericana. Si é astenuto solo la rappresentazione dal Costa Rica, mentre quella del Nicaragua ha votato contro. Eugenio Ravinet, segretario generale dell'Organizzazione Ibero-americana della Gioventù (OIJ), ha definito come audace questo organismo per il risultato di un impegno superiore agli Obiettivi del Millennio, mentre altri si scusano per non compierli. La Dichiarazione Finale dell'evento ha esortato a concretare il piano di cooperazione ed integrazione della gioventù e favorire politiche di impiego per questo settore. Allo stesso modo ha invitato a sviluppare strategie congiunte in materia di migrazione, dove l'asse centrale sia il rispetto della dignità umana. Il testo si é pronunciato per il riconoscimento dell'uguaglianza della donna; il rispetto dell'identità, specialmente dei popoli indigeni; la tutela giudiziale dei giovani in conflitto con la legge ed il loro reinserimento nella società. Inoltre ha reclamato assistenza tecnica per un maggiore accesso giovanile alle tecnologie dell'informazione e della conoscenza. Nella sessione di chiusura é stato anche firmato un accordo di cooperazione tra il Ministero della Gioventù, dello Sport e l'Azione Civica della Repubblica di Haiti, l'OIJ e la Segreteria Generale Ibero-americana, con l'obiettivo di sostenere l'integrazione del paese caraibico. |