Evo Morales ha indicato i TLC come colpevoli del ritiro del Venezuela dalla Comunità Andina
La Paz 24 aprile 2006 PL
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Il presidente venezuelano, Evo Morales, ha indicato nella firma dei Trattati di Libero Commercio (TLC) con gli Stati Uniti da parte di Colombia e Perù, la causa del ritiro venezuelano dalla Comunità Andina delle Nazioni (CAN).
Si è detto d’accordo con gli argomenti venezuelani, segnalando che le motivazioni di Caracas sono molto chiare ed ha annunciato che il suo Governo sta cercando di fissare una riunione con quello di Caracas per raccogliere informazioni precise sui motivi dell’uscita venezuelana dalla CAN.
Morales si è detto convinto del fatto che i TLC con Washington distruggano la Comunità Andina ed ha segnalato che quello firmato dalla Colombia ha sottratto alla Bolivia quest’importante mercato delle sue oleaginose.
Ha confermato la decisione ufficiale di cercare il modo di arrivare ad un Trattato Commerciale tra i due popoli, che preservi gli interessi e l’impiego nei paesi latinoamericani e che salvi la CAN dalla sua attuale crisi.
Ha segnalato che il problema della presidenza della CAN – che, dopo il ritiro del Venezuela, spetta alla Bolivia in base al principio della rotazione – sarà analizzato dopo l’ufficializzazione del ritiro di Caracas.
Ha nuovamente deplorato il fatto che alcuni paesi negozino unilateralmente e distruggano il blocco favorevole all’integrazione e che i suoi omologhi colombiano, Alvaro Uribe e Alejandro Toledo, del Perù, abbiano firmato questo accordo.
Ha indicato che prendendo questa decisione Uribe e Toledo non hanno tenuto conto degli interessi delle maggioranze, dei popoli, dei micro e piccoli imprenditori nè dei produttori dei loro paesi, preferendo a quanto pare quelli dei gruppi di famiglie e delle oligarchie.
Ha considerato comprensibile che Uribe abbia negoziato il TLC, per le sue origini di classe, ma è incredibile che Toledo, "che dice di rappresentare i popoli indigeni, firmi questo trattato con gli USA e tradisca gli indigeni peruviani", oltre a quelli di tutta la regione.
Il presidente dell’Associazione Nazionale dei Produttori di Oleaginose (ANAPO), ha detto che la CAN si sta sgretolando.
Ha inoltre
lamentato il fatto che uno sforzo di quasi 40 anni, al quale sono stati
dedicati sostanziosi investimenti, stia crollando a causa di decisioni
affrettate e per la mancanza di una visione comunitaria, anche se ha ammesso
che una Comunità nelle condizioni di quella odierna non serve a niente.
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