È stata denunciata la partecipazione

 Usa in un complotto in Bolivia

 

La Paz 17 aprile 2006 - PL -

 


Lo Stato Maggiore del Popolo della Bolivia (EMP la sigla in spagnolo) ha denunciato la partecipazione degli USA ad una strategia di logoramento del Governo ed ha lanciato un appello a difendere l’amministrazione del presidente Evo Morales.

 

Hugo Moldiz, coordinatore del EMP, ha dichiarato a Prensa Latina che la cospirazione fa capo all’Ambasciata degli Stati Uniti e all’oligarchia della città orientale di Santa Cruz e vede la partecipazione dei partiti di destra. Questi agenti del complotto operano separatamente ma coordinandosi tra loro.

 

La strategia consiste nel logorare e debilitare il Governo, perchè i cospiratori non hanno la forza per andare al confronto aperto e a questo scopo ingigantiscono e cercano di aggravare i problemi sociali e politici, ha spiegato il giornalista e combattente sociale.

 

Moldiz ha rilasciato la dichiarazione mentre stava esponendo dettagliatamente un appello alla difesa del Governo lanciato dal EMP, un blocco di organizzazioni sociali e politiche formato dal governante Movimento al Socialismo (MAS) quando era all’opposizione.

 

Il fronte ha esortato le organizzazioni popolari ed i leader sindacali e politici di sinistra a difendere il Governo del presidente contro l’azione del "neoliberismo statunitense e boliviano, che cerca di indebolire" il processo di cambiamento.

 

Moldiz ha spiegato che questo processo dev’essere difeso con le proteste, il sangue ed il dolore del popolo contro il nemico principale: "L’imperialismo nordamericano e l’oligarchia".

 

Ha deplorato il fatto che i dirigenti della Centrale Operaia Boliviana (COB) e dei sindacati dell’educazione e della salute leggano in maniera erronea la situazione e, esacerbando le loro legittime rivendicazioni, facciano il gioco dei nemici del popolo.

 

Ha asserito che questi settori, non identificando il neoliberismo come nemico principale, commettono gli stessi errori che favorirono la caduta del Governo nazionalista di Juan José Torres nel 1971 per mezzo di un golpe fascista ed il logoramento dell’amministrazione democratica di Hernán Siles Zuazo, tra il 1982 e il 1985.

 

Moldiz ha annunciato che un’assemblea del EMP valuterà oggi (martedì) i primi tre mesi di Governo e definirà meccanismi di difesa della democrazia e dell’unità nazionale attorno alla presidenza Morales.

 

Ha anticipato che il blocco farà appello "alla persuasione, alla lotta ideologica, alla battaglia delle idee e alla realizzazione di mobilitazioni sociali contro una cospirazione iniziata quando il presidente Morales ha assunto il Governo", ha assicurato Moldiz.

 

Le esperienze negative dei decenni scorsi sono state evocate anche da Román Loayza, leader della Confederazione Sindacale Contadina e dirigente del EMP, che ha esortato la COB a mettersi in prima linea nel movimento di difesa della democrazia.

 

Questo movimento, ha affermato, deve garantire la realizzazione dell’Assemblea Costituente – che verrà eletta nel luglio prossimo –, per rifondare la Bolivia e stabilire un nuovo patto sociale fondato sull’uguaglianza e senza discriminazioni.

 

La riattivazione del EMP coincide con l’inizio di una settimana socialmente conflittiva, con annunci di proteste della COB e delle confederazioni di maestri e lavoratori della salute, che gli organi di stampa di indirizzo neoliberale sembrano aizzare.

 

L’appello alla difesa del Governo fa riferimento anche alle pressioni in fase di acutizzazione, con diverse rivendicazioni, di organizzazioni regionali fortemente influenzate dagli imprenditori di destra dei dipartimenti (province) orientale di Santa Cruz e meridionale di Tarija.