La Paz 23 maggio 2006 |
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La Bolivia sarà il centro della integrazione energetica regionale
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La Bolivia ha accettato di essere la sede del Primo Foro d’Integrazione Energetica dei paesi dell’America Latina e dei Caraibi, trasformandosi così nel referente di un’altra delle iniziative a beneficio dei popoli della regione. Secondo quanto comunicato dagli organizzatori, l’appuntamento è dal 5 all’8 settembre prossimo nell’orientale provincia di Santa Cruz. La riunione, convocata dall’Organizzazione Latinoamericana dell’Energia (OLADE) e da altri organismi dell’area, ha l’obiettivo di dibattere e gettare le basi in tutti i paesi del processo di cooperazione in questo settore. Come parte del programma ufficiale, si prevede la firma della Carta Energetica dell’America Latina e dei Caraibi. Tra i suoi propositi figura anche la creazione di un Centro di Conciliazione, Arbitrato e Soluzione di Conflitti in Questioni Energetiche, elementi imprescindibili per rinsaldare il processo d’integrazione. Al foro parteciperanno esperti, rappresentanti di organismi regionali, imprese private e statali, nonché istituzioni. La riunione vedrà la presenza dei ministri dell’Energia della regione e di altre autorità. Secondo fonti giornalistiche di La Paz, nel foro verranno illustrati i primi passi compiuti in materia di cooperazione, soprattutto tra la Bolivia e il Venezuela. Giacimenti Petroliferi Fiscali Boliviani (YPFB) e Petroli del Venezuela Società Anonima (PDVSA) firmeranno un protocollo d’intesa durante la visita del presidente venezuelano Hugo Chávez, venerdì prossimo. Quest’accordo verrà siglato nella zona centrale di Chapare e comprende la tanto desiderata industrializzazione del gas naturale boliviano, complemento della nazionalizzazione degli idrocarburi decretata il 1º maggio scorso. Stando alle autorità del settore, il Venezuela è interessato a partecipare a un’alleanza strategica con YPFB a condizioni favorevoli per la Bolivia, in tutte le fasi del processo produttivo degli idrocarburi. Un altro progetto congiunto, anche questo finanziato da Caracas, è un impianto di produzione di 300.000 tonnellate di gas liquefatto di petrolio. Chávez e il suo anfitrione, il presidente Evo Morales, saranno presenti anche alla firma di altri importanti accordi, nel quadro dei progetti d’integrazione firmati il 28 aprile in un vertice all’Avana. Le intese s’inseriscono nell’Alternativa Bolivariana per i popoli dell’America Nostra (ALBA) firmata da Cuba, Venezuela e Bolivia, così come nel Trattato di Commercio dei Popoli (TCP), meccanismi di scambio alternativo a quelli di libero commercio, promossi da Washington.
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