17 maggio 2006 PL |
Ci sono negoziazioni, ma non indennità, conclude Evo Morales
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Il presidente boliviano, Evo Morales, ha confermato, a
Petrolio:
nuova tensione Madrid-Bolivia Il
ministro dell'Economia spagnolo Pedro Solbes ha oggi definito
"inaccettabile" la richiesta del presidente boliviano Evo
Morales al Bbva di consegnare "a titolo gratuito" le azioni di
compagnie petrolifere nazionalizzate in dotazione a fondi
pensione gestiti dal gruppo di Bilbao e dalla compagnia Zurich
Financial Services.
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Bruxelles, la disposizione a negoziare, ma non
ad indennizzare le imprese colpite dalla nazionalizzazione delle
risorse naturali del paese disposta il 1° maggio.
Nella capitale belga, ultimo scalo di un viaggio per il continente,
Morales ha respinto nuove pressioni contro la misura della
nazionalizzazione, in questa occasione provenienti dal cancelliere
belga, Karel de Goucht, che ha affermato che per lui si tratta di un
errore.
Il governante sud-americano si é riunito con Goucht dopo avere avuto
un colloquio col re Alberto II. Morales ha insistito in che il suo
governo è interessato al fatto che le imprese nazionalizzate
continuino ad operare nel paese, ma, ha aggiunto, "non c'è niente da
indennizzare perché non espelliamo nessuno, non espropriamo".
"Recuperiamo solamente quello che corrisponde al popolo boliviano,
quello che è dello Stato e deve essere amministrato dallo Stato".
Alle critiche per la nazionalizzazione si unirono quelle derivate
dall'ordine dato ai Fondo Pensioni della Banca Bilbao Vizcaya
Argentaria (BBVA) e Zurich Financial Service di restituire allo Stato
le azioni delle compagnie petrolifere che gestivano.
L'ordine é stato impartita questo lunedì ed i Fondi dovranno compierla
mercoledì al più tardi. A Madrid, il ministro spagnolo di Economia,
Pedro Solbes, ha definito inaccettabile il bonifico senza esistere
compensazione.
Al riguardo il Presidente boliviano ha assicurato che non c'è niente
da indennizzare per il bonifico di azioni, perché si tratta di
depositi dei lavoratori che erano amministrati da imprese private.
I Fondi Pensione amministravano azioni delle industrie petrolifere
Andina (Repsol), Tranredes (British Petroleum) e Chaco (Shell), che
devono trasferire all'impresa pubblica Giacimenti Petroliferi Fiscali
(YPFB).
Ig/jmg