La Paz 20 novembre 2006 - www.radiocittaperta.it swissinfo

 

Bolivia: sei prefetti rompono

con il governo Morales

 

Un nuovo fronte di crisi si è aperto in Bolivia con la decisione di sei prefetti (sorta di governatori con poteri limitati) di rompere qualsiasi dialogo con il governo del presidente Evo Morales, convocando allo stesso tempo una riunione nazionale "in difesa della democrazia".


I sei prefetti (sui nove esistenti nel paese) appartengono all'opposizione e hanno adottato la posizione radicale di "non partecipare ad alcuna riunione convocata dal capo dello stato" con il proposito di respingere il progetto governativo di far adottare dal parlamento una legge di controllo della loro gestione.


Reagendo a questa iniziativa il portavoce presidenziale, Alex Contreras, ha osservato che "la determinazione dei prefetti di impedire qualsiasi controllo organico sul loro operato mostra che l'obiettivo di alcune realtà locali di sfuggire con tutti i mezzi alla supervisione dello stato".


Allo stesso tempo i prefetti di La Paz, Santa Cruz, Beni, Pando, Tarija e Cochabamba hanno colto l'occasione per manifestare la loro opposizione al voto del fine settimana nell'assemblea costituente, i cui lavori sono in corso a Sucre, in base al quale i singoli articoli della nuova Costituzione saranno adottati a maggioranza assoluta - come vuole il partito di governo Movimento al socialismo (Mas) - e non con i due terzi dei voti.


In una dichiarazione dal titolo "In difesa dell'assemblea costituente e della democrazia" i prefetti convocano in modo urgente entro la fine del mese a Cochabamba un "Grande incontro nazionale della Bolivia democratica" con l'obiettivo "di difendere la legalità, la democrazia e l'unità della patria che sono in pericolo".


Da giovedì, infine, è in corso uno sciopero della fame contro le decisioni adottate nell'assemblea costituente a cui partecipano membri del partito di Unità nazionale.