Lula e Morales fanno pace

| Venerdi 12 Maggio 2006 - 13:40 | Cristiano Tinazzi |


 

Atteso accordo tra Brasile e Bolivia per ripianare i malumori e le disattese dopo la dichiarazione della nazionalizzazione degli idrocarburi da parte del governo Morales. Nella giornata di mercoledì il governo brasiliano e i vertici dell’impresa statale ‘Petrobras’ hanno formalmente accettato il decreto di nazionalizzazione degli idrocarburi promulgato il 1° maggio scorso, impegnandosi a proseguire i negoziati bilaterali. Trascorse sei ore di riunione a La Paz, insieme ai loro omologhi locali, il ministro brasiliano dell’Energia e delle Miniere, Silas Rondea, e il presidente di ‘Petrobras’, Sergio Gabrieli, hanno annunciato il loro “assoluto rispetto per le decisioni del governo e del popolo boliviano espresse nel decreto supremo 28701, manifestando la loro disponibilità ad implementarlo secondo la legge vigente”. Ora, nei prossimi giorni, le parti torneranno a trattare per trovare eventuali forme di compensazione a favore della ‘Petrobras’, maggiore investitore del settore in Bolivia, e fissare il nuovo prezzo del gas che Brasilia acquista da a Paz. Nel comunicato si legge: “La revisione del costo del gas sarà trattata in modo equo e razionale, nei termini della dichiarazione di Puerto Iguazú”, la località argentina che ha ospitato la settimana scorsa il vertice a quattro tra Bolivia, Brasile, Argentina e Venezuela. E per entrare nel merito, e capire quanto sia importante per il Paese ‘carioca’ l’approvigionamento dalla Bolivia, il Brasile importa attualmente 25 milioni di metri cubi di gas boliviano al giorno - pari all’8% del suo fabbisogno energetico - a 3,8 dollari per Btu (‘British termal Unit’), unità di misura della potenza termica); La Paz starebbe valutando un aumento del 65%. La Bolivia e il Venezuela inoltre firmeranno accordi di collaborazione in importanti progetti nel settore dell’energia, tra i quali un impianto petrolchimico e uno per l’estrazione di liquidi dal gas naturale. Lo ha annunciato il ministro boliviano degli Idrocarburi, Andres Soliz Rada, precisando che l’intesa sarà siglata il prossimo 18 maggio, nel corso dell’incontro a La Paz tra i due presidenti Evo Morales e Hugo Chávez. A seguito dell’estrazione di liquidi dal gas, ha spiegato il ministro, la Bolivia spera di non dover più essere costretta a vendere al Brasile “gas ricco”, ovvero contenente metano, propano o altri componenti. “Si estrarranno i liquidi - ha poi detto Soliz Rada - e così eviteremo di rimanere a secco, per esempio, di Gpl”. E per l’istallazione del nuovo impianto petrolchimico a Villamontes, località nel sud del Paese, ha inoltre indicato il ministro, circa 200 boliviani saranno formati in Venezuela. I due Paesi firmeranno accordi in importanti progetti nel settore dell’energia nell’ambito di una collaborazione più stretta, tra i quali un impianto petrolchimico e uno per l’estrazione di liquidi dal gas naturale. Benignamente, la notizia è stata data dal ministro boliviano degli Idrocarburi, Andres Soliz Rada, precisando che l’intesa sarà siglata il prossimo 18 maggio, nel corso dell’incontro a La Paz tra i due presidenti Evo Morales e Hugo Chávez. E con l’estrazione di liquidi dal gas, ha spiegato il ministro, la Bolivia spera di non dover più essere costretta a vendere al Brasile “gas ricco”, ovvero contenente metano, propano o altri componenti. La spiegazione di Rada, ha aggiunto: “Si estrarranno i liquidi e così eviteremo di rimanere a secco, per esempio, di Gpl”. L’installazione del nuovo impianto petrolchimico a Villamontes, località nel sud del Paese, ha inoltre indicato il ministro, impiegherà circa 200 boliviani che saranno formati in Venezuela. Ancora un altro gesto concreto nell’ambito del progetto di integrazione del continente latinoamericano.