Bolivia, il gas per
l'istruzione
|
Venerdì 10 Novembre 2006
|
S.Asinelli
|
Inizia
domani su tutto il territorio nazionale boliviano la distribuzione di un buono
del valore di 20 euro finalizzato ad incentivare l’accesso alle scuole pubbliche
di minori di 10 anni. Il tagliando sarà distribuito presso 12.758 punti
allestiti dall’esercito presso gli edifici scolastici situati nelle zone rurali
ed urbane tra le più povere del Paese. La presidenza, il cui progetto è stato
favorito direttamente dal capo di Stato Evo Morales, prevede che il tagliando
scolastico favorirà la scolarizzazione di almeno un milione e 200mila bambini.
È la più grande campagna di scolarizzazione mai lanciata nel Paese andino,
battezzata operazione “Juancito Pinto”, dal nome di un giovanissimo eroe della
guerra del pacifico con il Cile del 1879-84. “Rappresenta un incentivo all’avvio
ed alla permanenza dei bambini nella scuola, ma anche una sovvenzione destinata
a sostenere il fabbisogno alimentare dei minori”, ha spiegato il presidente
Morales . Lo stesso buono, infatti, permetterà ai bambini di accedere ai pasti
gratuiti delle mense scolastiche.
Per la distribuzione dei buoni sono state mobilitate le forze militari di terra,
mare e cielo. Un’esigenza dovuta alla celerità con cui la presidenza ha deciso
di distribuire i tagliandi: “La partecipazione delle Forze Armate e di alcuni
reparti della Polizia Nazionale”, ha spiegato alla stampa il portavoce
presidenziale Juan Ramón Quinta, “garantirà la trasparenza e la celerità”.
L’intera operazione avrà termine il prossimo 12 dicembre.
Il comandante in capo dell’Esercito, generale Freddy Bersatti, ha inoltre
spiegato che oltre alla disposizione di 214 squadre di intervento che saranno
dispiegate per la distribuzione nelle zone urbane più importanti e nei
dipartimenti di Tarija, Potosí, Oruro, Chuquisaca e a La Paz, le Forze Armate
hanno assicurato l’invio di squadre di supporto nelle zone più remote del Paese.
Confermato, dal vice ammiraglio José Alba, l’utilizzo di imbarcazioni della
marina fluviale boliviana e, da parte del responsabile dell’Aviazione militare,
generale Luís Trigo, è stato annunciato l’impiego di 172 brigate e diversi mezzi
aerei.
La campagna per la scolarizzazione dei minori è parte integrante della più vasta
iniziativa sociale lanciata dalla presidenza della Repubblica e che vede
coinvolto il Paese andino nella strategia di rilancio dell’America Latina
sostenuta dal Venezuela di Hugo Chávez che sta contribuendo finanziariamente
alla diffusione di un programma di scolarizzazione per le popolazioni
latinoamericane più povere. Un progetto che ha trovato slancio da Cuba e che
vede coinvoli anche il Brasile, il Cile e l’Argentina.
Dopo decenni di sostanziale saccheggio delle risorse del Paese, l’arrivo di
Morales contribuisce al rilancio di politiche volte all’autodeterminazione ed
all’indipendenza economica dalle grandi multinazionali di stampo statunitense.
Criticata aspramente per l’avviata nazionalizzazione degli imponenti giacimenti
di gas boliviani nell’aprile scorso, la presidenza Morales sta dimostrando di
essere in grado di gestire le risorse economiche del Paese per il Paese.
L’operazione “Juancito Pinto” ne è una riprova. Lo stesso capo di Stato,
infatti, ha spiegato che il progetto è stato realizzato grazie all’utilizzo di
32 milioni di dollari provenienti dalle casse dell’Agenzia delle Imposte Dirette
agli Idrocarburi (IDH).