Morales incontra Uribe
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Venerdì 28 Luglio 2006
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Cristiano Tinazzi
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I presidenti di Bolivia, Evo Morales, e Colombia, Alvaro
Uribe, avranno un incontro bilaterale per discutere degli accordi commerciali
con gli Stati Uniti. Sede dell’incontro sarà Lima, dove i due si recheranno
nelle prossime ore per l’insediamento, domani 28 luglio, del neo presidente
peruviano Alan Garcia. Secondo quanto reso noto dal ministro degli Esteri
boliviano, David Choquehuanca, “è prevista una riunione con il presidente Uribe
in Perù. Ci sarà un incontro - ha aggiunto - per decidere come unire le nostre
forze nei confronti degli Stati Uniti”. Morales e Uribe si erano incontrati lo
scorso marzo a La Paz e il presidente colombiano, all’epoca, aveva espresso la
sua disponibilità a sostenere un accordo politico tra Bolivia e Usa per
garantire un mercato ad alcune produzioni agricole boliviane. I produttori
locali temono di perdere terreno con l’entrata in vigore imminente del Trattato
di libero commercio tra Washington e Bogotà, poiché la Colombia è uno dei
maggiori acquirenti delle produzioni agricole boliviane. In particolare i due
presidenti parleranno della soia boliviana e dei suoi derivati, che verrebbe
totalmente tagliata fuori dal mercato colombiano a favore di quella prodotta
negli Stati Uniti.
Altro discorso riguarderà il rafforzamento della CAN (la Comunità Andina delle
Nazioni) la cui presidenza è stata assunta da Morales da poco più di una
settimana. Il desiderio di Morales sarebbe quello di ricostruire il CAN,
ultimamente indebolito dalla scelta di Chavez di abbandonarlo al suo destino,
dopo che alcuni Paesi, tra i quali la Colombia, avevano sottoscritto trattati di
libero commercio con gli Stati Uniti. Chavez aveva affermato che i trattati di
libero commercio firmati da Colombia e Perù con gli Stati uniti “hanno ferito a
morte” l’organizzazione che comprende Bolivia, Colombia, Ecuador, Perù e
Venezuela. “Ormai la Can è uno strumento utile solo alle élites e alle
multinazionali, che non serve ai popoli, anzi li danneggia” aveva affermato il
presidente venezuelano, noto per l’intransigenza verso Washington e le sue aspre
critiche al presidente George Bush. Uribe aveva promesso di dare una nuova
svolta alla sua politica estera, pur mantenendo la sua amicizia con gli Stati
Uniti. Il primo approccio lo aveva fatto con il presidente venezuelano,
promettendo un riavvicinamento a Caracas. Ora toccherebbe alla Bolivia, ma ci
sono molte cose da risolvere. Intanto nel Paese la guerriglia continua a creare
problemi al governo : quattro persone sono morte infatti in un attentato che,
secondo fonti militari colombiane, e stato realizzato da un commando Farc.
L’attacco è avvenuto contro un gruppo di persone che si accingevano a riparare
un tratto dell’oleodotto Cano Limon-Covenas nel dipartimento del Norte de
Santander.
Le vittime, hanno precisato le fonti, sono due tecnici contrattati dalla
compagnia petrolifera Ecopetrol e due ufficiali dell’esercito. Uribe ha grossi
problemi da risolvere nel Paese, e a poco vale l’alleanza con gli Stati Uniti
per debellare la guerriglia che, a dispetto degli sforzi governativi, è sempre
più forte.