Fidel ha annunciato che

il Campeggio Popolare vedrà

nuovi e grandi progressi

 

M.J.Mayoralayoral e M.Fiallo 23 maggio 2006

 

Fidel ha assicurato che ci saranno nuovi e grandi progressi nel Campeggio Popolare, un sistema di ricreazione sana, dall’alto valore educativo e culturale, alla portata delle famiglie cubane. Per il momento, ha detto, ci limiteremo a cercare di aumentare i posti disponibili, ma domani cercheremo di moltiplicarli con investimenti dello Stato, perchè ci sono le risorse per farlo.

 

Il Presidente cubano ha fatto l’annuncio durante la cerimonia nazionale per il 25º anniversario di questo programma. L’attrezzatura Los Cocos, ubicata lungo il litorale nord della provincia de L’Avana, ha fatto da scenario al festeggiamento, durante il quale il leader cubano ha ribadito che il Campeggio continuerà a essere un’attività senza scopi di lucro, caratteristica che la differenzia dal turismo e in particolare da modalità simili nel resto del mondo, dove le persone devono pagare alte cifre per godere delle attrezzature ubicate negli scenari privilegiati dalle loro bellezze naturali.

 

Allo Stato, ha detto, non interessa commerciare con il Campeggio, né che i prodotti che importiamo per le vendite nelle sue installazioni offrano vantaggi economici. In cambio ha elogiato l’importanza di offrire servizi di qualità, a prezzo di costo, capaci di assicurare il riposo e lo svago della popolazione.

 

Ha anche sottolineato che questo settore costituisce una fonte di impiego dignitosa, produttiva, efficiente e non lucrativa per migliaia di cubani. Perciò, ha affermato, non mi preoccupa il fatto che possa aumentare lo stipendio ai suoi lavoratori, perchè la Rivoluzione continuerà ad incrementare le entrate di coloro che vivono lavorando onestamente, dei pensionati.

 

Secondo il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, le possibilità che si aprono in questa sfera, dopo aver resistito ad anni di deterioramento e regresso dovuti al Periodo Speciale, non possono venire valutate come un fatto isolato. Sono dimostrazioni delle soluzioni che va trovando la Rivoluzione in tutti i settori grazie alle idee, le quali, ha affermato, possono valere più dell’oro. Perchè non hanno limiti e risultano meritevoli sia per il loro contenuto umanitario che economico.

 

Con le idee, ha aggiunto, ci siamo liberati dall’ingiustizia, dal saccheggio, dallo scambio disuguale. Un paese socialista, ha segnalato, non è l’unione degli sforzi individuali di migliaia di individui impegnati individualmente ad andare avanti. Questo è uno Stato che sta cercando soluzioni per gli 11,2 milioni di cubani e con sempre maggiori possibilità perchè le risorse non sono nelle mani di una piccola oligarchia né degli speculatori.

 

Quanto più studieremo, tanto più verranno formulate un maggior numero e migliori idee e avremo maggiori possibilità di aiutare noi stessi e gli altri, ha assicurato Fidel, ricordando che il nostro Stato continuerà a lottare per il benessere del popolo, ma senza mai cadere nei modelli scialacquatori delle cosiddette società dei consumi. Questo popolo si sta costruendo lavorando un avvenire migliore, sforzandosi non solo a proprio vantaggio ma anche dell’umanità, ha sostenuto.

 

Frutto delle nuove idee, ha ricordato, sono anche i 28.000 lavoratori sociali, le trasformazioni che oggi si stanno verificando nell’Educazione e nella Sanità, l’insegnamento su larga scala dell’informatica, l’installazione di impianti televisivi nei municipi, i profondi cambiamenti che si stanno realizzando nella produzione, distribuzione e consumo di energia elettrica e l’efficace risposta finanziaria data all’imperialismo statunitense quando questo ha tentato di impedire che Cuba collocasse all’estero i dollari riscossi per la sua attività turistica nazionale e nei negozi in divisa.

 

Nel paese, ha sottolineato, disponiamo di una potente forza rigeneratrice e generatrice di valori, di idee, di etica, di esseri umani solidali e non di persone egoiste; una forza generatrice di esseri intelligenti, capaci di dominare gli istinti animali: E stiamo solo cominciando.

 

Nei suoi 25 anni di esistenza il Campeggio Popolare ha visto la partecipazione di 23.467.000 persone e i suoi impianti sono attualmente 84, situati in 60 municipi e con un totale di 20.047 posti. Eduardo Tirado Castillo, dirigente nazionale dell’Unione dei Giovani Comunisti (UJC) e presidente del Gruppo Imprenditoriale Campeggio Popolare, ha esposto durante la cerimonia le nuove opzioni ricreative create negli ultimi tempi, riconoscendo come problemi ancora non risolti il trasporto dei campeggiatori e la scarsa disponibilità di posti che, nonostante l’incremento, sono ancora insufficienti a soddisfare l’elevata domanda della popolazione. Tirado Castillo ha segnalato tra le priorità il miglioramento della qualità dei servizi e la lotta contro le manifestazioni di corruzione.

 

Esteban Lazo, membro del Burò Politico, ha raccontato nei dettagli la storia del Campeggio, nato su iniziativa di Fidel e ha elogiato il lavoro dell’Unione dei Giovani Comunisti in questo settore.

 

Nella cerimonia è intervenuta anche la giovane Sahily Ruiz, che ha fatto riferimento alla collaborazione che ricevono nelle installazioni del Campeggio numerosi lavoratori sociali che, come lei, sono impegnati nel programma energetico.

 

La cerimonia ha permesso di riconoscere il lavoro dei fondatori e del Gruppo Imprenditoriale Campeggio Popolare. Il riconoscimento a questo collettivo è stato consegnato da Fidel al presidente dell’ente Eduardo Tirado.