28º FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA DE L’AVANA L’Argentina e il Brasile, i più premiati
• 32 film ottengono
36 premi 20 dicembre 2006 - M.Castaneda www.granma.cu
Ci si aspettava, che i premi Corallo di quest’anno venissero ripartiti tra vari film, ma non così tanto.
Non c’è stato quel grande film che attrae immediatamente l’attenzione. Le giurie hanno apprezzato qualche aspetto interessante in ogni pellicola in gara. E così 32 film hanno ottenuto 36 premi.
L’annuncio alla stampa dei risultati delle deliberazioni dei giurati è stato fatto nella sala Taganana del Hotel Nacional, ore prime della cerimonia di chiusura nel Teatro Karl Marx, che ha avuto come ornamento la proiezione di Volver, la più recente pellicola di Pedro Almodovar.
Dei cinque premi nella Sezione di lungometraggio di finzione, i brasiliani ne hanno conquistati tre, tra i quali il Premio Coral per El cielo de Suely, di Karim Ainouz; il Terzo Coral, per Los 12 trabajos, di Ricardo Elías e quello Speciale della Giuria per Se prohíbe prohibir , di Jorge Durán.
I brasiliani hanno avuto successo anche nelle specialità: Suono (Antonia, di Tata Amaral); Musica (Chico Buarque per El más grande amor del mundo, di Carlos Diegues) e Recitazione femminile (Hermila Guedes, in El cielo de Suely).
Anche la cinematografia argentina ha vinto i suoi Coralli nella fiction: il Secondo per El camino de San Diego, di Carlos Sorín; Regia, per Rodrigo Moreno e Recitazione maschile a Julio Chávez, per El custodio; Sceneggiatura, Daniel Burman per Derecho de familia, ed Edizione, Crónica de una fuga.
Cuba ha ottenuto vari Coralli. In Lungometraggio di finzione, Menzione speciale a Páginas del diario de Mauricio, di Manuel Pérez Paredes; in cortometraggio Corallo per Gozar, comer, partir, di Arturo Infante; nella Sezione Opera Prima, Primo Corallo per El Benny, di Jorge Luis Sánchez; Corallo di Fotografia e di Direzione d’Arte per La edad de la peseta, di Pavel Giroud; Corallo in documentario Sperimentale per Existen, di Esteban Insausti, e il Corallo alla Migliore sceneggiatura inedita, per Peter Pan Kids, di Arturo Sotto.
In Opera Prima, el Secondo Corallo lo ha vinto Que tan lejos, Tania Hermida (Ecuador); Terzo per Madeinusa, Claudia Llosa (Perù) e al contributo artistico per Lo más bonito y mis mejores años, Martín Boulocq (Bolivia).
Il Corallo per l’Animazione è andato a M´Appelle, di Javier Mrad (Argentina) e per quanto riguarda i documentari il Primo Corallo è stato per En el hoyo, di Juan Carlos Rulfo (Messico), mentre quello a un regista non latinoamericano è andato a Pamela Yates (Stati Uniti) per Estado de miedo: la verdad sobre el terrorismo.
Il Premio della FIPRESCI, la cui giuria è stata presieduta quest’anno dal suo segretario generale Klaus Eder, è stato conferito a Nacido y Criado, di Pablo Trapero (Argentina) e quello di SIGNIS a Crónica de una fuga, Israel Adrián Caetano (Argentina).
Il 28° festival Internazionale del Nuovo Cinema Latinoamericano è finito. Dieci giorni (5-15 dicembre) di fronte al grande schermo per tastare il polso alla cinematografia della regione, apprezzare, godersi le sue buone storie, comprovare le sue sempre migliori proposte e come sempre, queste mostre, panorami internazionali, presentazioni speciali, che lasciano nere occhiaie all’assai avido spettatore cubano.
Premiato il film italiano “Dalla parte giusta” di Roberto Leoni • La mostra del cinema italiano all’Avana
18 dicembre 2006 - www.granma.cu
“Dalla parte giusta” è un film giovane, un’opera prima che ha già una storia dietro di sé: è stato riconosciuto “Film di interesse culturale” con un Decreto del 15 settembre del 2003, per decisione del Ministero dei Beni e le Attività Culturali ed ha ottenuto all’Avana, nell’ambito del 28º Festival del Nuovo Cine latino americano (Mostra del Cinema Italiano) una targa speciale concessa dall’Ambasciata italiana a questa opera prima.
Il regista Roberto Leoni ha dato il meglio di sé girando questo film, che è uno spaccato della realtà tra l’Italia di ieri e quella di oggi, con tuffi nel passato doloroso degli “anni di piombo” e la convulsa vita attuale.
“Due storie che si intrecciano, Giorgio un potente industriale con un passato da terrorista oggi a capo di un influente gruppo economico ed una giovane e bella donna poliziotto, Marina, impegnata a scoprire la verità sulla morte della sorella...” dice una presentazione di “Dalla parte giusta”.
“Il pubblico cubano adora il cinema italiano, ha ricordato con brevi parole l’ambasciatore italiano Domenico Vecchioni, consegnando la targa a Roberto Leoni nel centralissimo cinema La Rampa, pieno zeppo, dove il pubblico non ha certo risparmiato gli applausi.
“I vincoli tra Cuba e l’Italia sono molto forti e lo dimostra anche questa relazione culturale così ricca che si è sviluppata negli ultimi mesi: abbiamo avuto la Settimana della Lingua Italiana, poi la IX Settimana della Cultura Italiana, sempre molto attesa e partecipata. La prima rassegna del Giovane Cinema ha avuto un grande successo e ora la Mostra del Cinema Italiano nell’ambito del Festival permette di apprezzare opere della migliore cinematografia del nostro paese”, ha dichiarato compiaciuto l’Ambasciatore Vecchioni.
Gli attori di “Dalla parte giusta”, molto bravi, sono Luca Ward, Myriam Catania, Catherine Spaak, Raffaella Bergé, Simona Nasi, Ettore Belmondo e la sceneggiatura è dello stesso regista Leoni. La fotografia di Bruno Cascio e la musica di Angelo Talocci fanno parte di questa produzione della Union Contact di Mario Cavazzuti, che è venuto all’Avana per la presentazione del film con alcuni rappresentanti ad alto livello del cinema italiano, come Adriano Pintaldi, direttore del Festival del Cinema di Roma e Giuliano Rossi, che è “da sempre” il responsabile della mostra italiana (assieme a Piero Vivarelli, purtroppo malato quest’anno) da dieci anni.
Roberto Leoni, ora regista applaudito, è un famoso sceneggiatore che ha fatto “il grande salto” com’è avvenuto nella carriera di molti grandi della storia del cinema. “Dalla parte giusta” era stato presentato precedentemente nel Roma Film Festival 2006, nella 11° edizione del Cinema Nuovo Olimpia, che si è svolto dal 29 novembre al 6 dicembre a Roma.
“L’XIª edizione del Roma Film Festival ha segnato un percorso di coerenza e di continuità di un evento che, durante i dieci anni passati, non ha mai disatteso le aspettative di cinefili ed appassionati, caratterizzandosi con un taglio specifico di ricerca, con la scoperta di nuovi autori e l’attenzione a cinematografie particolari, ma anche ricollegandosi alle grandi tradizioni del cinema italiano, con i suoi autori e attori più rappresentativi, che ogni anno sono stati rappresentati. Quest’anno l’omaggio è stato dedicato a Francesco Rosi, l’autore che forse più di ogni altro si è inoltrato, con il suo cinema, nelle pieghe del costume civile e della storia italiana”, ha detto Adriano Pintaldi in un breve incontro nell’Hotel Nacional di Cuba, la sede del Festival.
“Il programma romano 2006, quanto mai ricco e variegato ha compreso importanti titoli e il cartellone delle anteprime alcune novità italiane come il nuovo film “Dalla parte giusta” di Roberto Leoni”, ha commentato ancora Pintaldi.
FESTIVAL DEL NUOVO CINEMA LATINO AMERICANO
L'importante Festival del Cinema latino americano di Cuba, nella sua 28ª Edizione ha dedicato anche quest'anno un'ampia panoramica al cinema italiano. Queste le opere presentate:
ANCHE LIBERO VA BENE di Kim Rossi Stuart
DALLA PARTE GIUSTA di Roberto Leoni
DIRITTO DI FAMIGLIA di Daniel Burman: In Concorso
NACIDO Y CRIADO di Pablo Trapero: In Concorso
LA NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI di Fausto Brizzi
NUOVO MONDO di Emanuele Crialese
IL REGISTA DI MATRIMONI, di Marco Bellocchio
LA STELLA CHE NON C’È, di Gianni Amelio
In occasione del centenario della nascita di Roberto Rossellini, uno dei più
grandi maestri del cinema, con la collaborazione del Ministero dei Beni e delle
Attività Culturali (Direzione generale del Cinema) e del Centro Sperimentale di
Cinematografia, con i curatori Giuliano Rossi e Adriano Pintaldi e la Produzione
e l’Organizzazione dell’Istituzione Rossellini, sono stati proiettati all’Avana
“Roma città aperta”, una copia restaurata dal Centro Sperimentale di
Cinematografia, opera maestra del neorealismo italiano e “Celluloide” di Carlo
Lizzani, del 1995, forse meno noto, ma che è la storia di un giovane regista che
si chiama Roberto Rossellini e vuole girare un film sulla realtà di Roma del
1944, in una fase di ricostruzione dopo il fascismo, lunga e dolorosa
ad essere premiata
Una ventina d’organizzazioni internazionali e cubane hanno consegnato i loro premi, paralleli a quelli della competizione ufficiale, dimostrando che una generazione di cineasti si sta impadronendo del grande schermo e dei riconoscimenti e che le cinematografie argentina, brasiliana e cubana si mantengono poderose nel continente.
I lungometraggi di finzione, come in ogni festival, occupano il posto principe nell’attenzione di giurati, critica e pubblico, ma a L’Avana il documentario ha uno spazio preferenziale con inclusa una Sezione ufficiale ed è per questo che il genere appare considerato in questi primi premi.
La sala stampa del Festival ha visto la premiazione dei film di cinque registi argentini, ma purtroppo nessuno di loro era presente: Carlos Sorín (l’unico della generazione dei fondatori) con El camino de San Diego (Premio Caminos del Centro Martin Luther King Jr.); Pablo Trapero, di Nacido y Criado (Federazione delle Scuole d’Immagine e Suono dell’America Ispanica); Rodrigo Moreno con El Custodio (Associazione cubana della stampa cinematografica); Israel Adrián Caetano con Croníca de una fuga (Cinematografia Educativa e Università de L’Avana) e Alejandro Doria con Las Manos (premio Vigía, di Matanzas).
Il più premiato per Cuba è risultato Pavel Giroud ed il suo film La edad de la peseta (Premio Glauber Rocha della stampa straniera, dell’Associazione del Cinema, Radio e TV dell’Unione degli Scrittori e Artisti, nonchè l’innovativa votazione cibernetica convocata dall’appena nato Portale della Fondazione del Nuovo Cinema Latinoamericano – www.cinelatinoamericano.org –).
Il cubano Jorge Luis Sánchez, con la sua opera prima El Benny, ha ottenuto i premi di Cubadisco, il premio Mégano della Federazione dei Cineclub di Cuba e di Radio Progreso).
La cinematografia brasiliana, sempre notevole in questo Festival, è stata rappresentata dalla giovane Tata Amaral e dal suo film Antonia (Premio Roque Dalton di Radio Habana Cuba), nonchè da Breno Silveira e Dos hijos de Francisco, un film che non compete ufficialmente (premio dell’ascoltatore di Radio Progreso).
I documentari sono stati premiati dal Centro Pablo de la Torriente Brau (Diario de Naná, del brasiliano Paschoal Samora); Cubadisco (Música y Perfume, Brasile); Consiglio delle Case della Cultura (Buscándote, Habana, Alina Rodríguez, Cuba); Associazione di Cinema, Radio e TV della UNEAC (San Ernesto nace en La Higuera, Isabel Santos-Rafael Solís); Rivoluzione e Cultura (Tocar y luchar, Alberto Arvelo, Venezuela) e dal Portale Fondazione del Nuovo Cinema Latinoamericano (En el Hoyo, Juan Carlos Rulfo, Messico).
La televisione satellitare Telesur premia per la prima volta a L’Avana e lo fa
con due documentari: Colegiales di Gustavo Lasker (Argentina) e San Ernesto nace
en La Higuera, di Isabel Santos-Rafael Solís (Cuba), mentre il Circolo di
Cultura dell’Unione dei Giornalisti di Cuba offre il suo premio alla Scuola
Internazionale di Cinema e TV di San Antonio nel suo ventesimo anniversario.
Tristan Bauer sarà giurato del Festival del Cinema dell’Avana
22 novembre 2006 - www.granma.cu
Il regista argentino Tristan Bauer, la cui pellicola “Iluminados por el fuego” che ha vinto nel 2005 il primo premio Coral del Festival del cinema dell’Avana, presiederà la giuria di questa XXVIIIª edizione.
La venezuelana Fina Torres (Oriana), integrerà la giuria dei lungometraggi di fiction, che sono i film più attesi, con il cubano Daniel Díaz Torres (Otra mujer, Alicia en el pueblo de Maravilla), dal prossimo 5 al 15 dicembre.
Non si conoscono ancora i nomi di tutti coloro che faranno parte delle giurie dei molti premi che si consegnano in questo Festival, ma il suo direttore Ivan Giroud, ha citato il boliviano Marcos Loayza (Cuestión de fé, El corazón de Jesús), nell’ambito delle opere prime, quale rappresentante della nuova generazione.
Quest’anno si aggiungerà un quarto Coral per il miglior contributo artistico, nell’attuazione, nella fotografia o in qualsiasi altro elemento degno di nomina tra i films in competizione come opere prime.
Giroud ha detto che questa è una delle modifiche del concorso che Alfredo Guevara, presidente del Festival, ha definito come:“Una risposta di fronte alla crescente ondata di giovani realizzatori con opere di qualità”.
Assieme a Loayza ci sarà il cubano Juan Carlos Cremata (Viva Cuba), vincitore del Coral per le opere prime nel 2001 e poi vincitore con questo film in Italia, Bolivia e nel Cinemafest di San Juan, in Puerto Rico, con Nada.
Cremata, come Bauer, è stato premiato all’Avana e ha poi avuto riconoscimenti internazionali.
Il regista argentino inoltre, con la sceneggiature inedita di “Iluminados...”, aveva vinto un Coral all’Avana nel 2000, in un primo passo per la futura pellicola che ha poi vinto in Spagna il Goya per il miglior film straniero e vari riconoscimenti nel Festival di San Sebastian, uno dei più prestigiosi dell’Europa.
Il Festival del Nuovo Cine Latino Americano dell’Avana sarà, come ha detto Alfredo Guevara nella conferenza stampa di presentazione, una festa dello spirito, una festa visiva succulenta, con 463 film nelle sezioni ufficiali parallele, dal documentario, alla fiction, all’animato.
105 films competiranno per i Corales: la festa si avvicina e anche se non tutte
le sale sono in perfette condizioni il pubblico cubano è fedele a questo
appuntamento che fa di dicembre uno dei mesi più attesi dell’anno.(PL).
migliaia di spettatori • L’appuntamento sarà dal 5 al 15 dicembre
Alfredo Guevara, il suo presidente, ha spiegato in conferenza stampa che tutti i film scelti per il concorso e per altre sezioni sono di qualità e d’interesse per il pubblico cubano "che abitualmente non è inferiore al mezzo milione di spettatori".
I film della Sezioni Ufficiale (fiction, documentari e cartoni animati), permetteranno di "apprezzare la diversità tematica e stilistica che caratterizza "il cinema latinoamericano".
A differenza di altre edizioni del Festival, nelle quali gli organizzatori hanno mantenuto a oltranza il segreto sul film che avrebbe aperto la rassegna, in quest’occasione è stato annunciato che sarà El laberinto del Fauno, del messicano Guillermo del Toro. Ma non solo, hanno anche svelato che dopo la premiazione (il 15), sarà Volver dello spagnolo Pedro Almodovar a chiudere il Festival.
Come al solito, è il Concorso di Fiction a scatenare le passioni. Diciotto films gareggeranno per i premi Coral, diversi dei quali di rinomati registi come il messicano Paul Leduc (El cobrador), l’argentino Carlos Sorín (El camino de San Diego), il brasiliano Carlos Diegues (El mas grande amor del mundo) e il peruviano Francisco Lombardi (Mariposa negra). Cuba viene rappresentata da Manuel Pérez (Páginas del diario de Mauricio) e Pavel Giroud (La edad de la peseta).
Il Concorso delle opere prime è sempre più attraente, al punto che quest’anno verranno consegnati nella detta categoria tre premi Coral. Sono 18 i films scelti, tra i quali Madeinusa, della peruviana Claudia Llosa (Premio sceneggiatura inedita nel 25º Festival) e Noticias Lejanas, del messicano Ricardo Benet (Astor de Oro nel Festival di Mar del Plata).
Tre cubani fanno parte di questa sezione: Jorge Luis Sánchez con El Benny; Alejandro Gil, con La pared e Alejandro Moya con Mañana.
Il Brasile è il paese più rappresentato nella Sezione dei Documentari, seguito da Cuba che partecipa con El proceso (Rolando Almirante); San Ernesto nace en La Higuera (Isabel Santos-Rafael Solís); Monteros (Alejandro Ramírez) ed Existen (Esteban Insausti).
Fortunatamente i cartoni animati sono stavolta ben 25. L’elenco comincia con il Brasile (9), seguito da Cuba (7) e Argentina (5).
Il Concorso di sceneggiature inedite, che concede aiuto finanziario al vincitore per realizzare il suo progetto, è diventato uno di quelli di maggiore interesse: 126, con in testa l’Argentina (53), seguita dal Perù (11) e poi Brasile, Colombia, Cuba, Messico e Venezuela, tutti quanti con 8.
Sono state mantenute le Sezioni: Panorama Latinoamericano, Informativa Documentaria, il Fatto a Cuba e le mostre di diverse cinematografie (tedesca, spagnola, italiana, svizzera e francese tra le altre).
Tre omaggi annunciati: ai 20 anni della Scuola Internazionale di Cinema, TV e Video di San Antonio, al messicano Gustavo Alatriste e all’italiano Roberto Rossellini.
Alcune anticipazioni sui nomi dei registi e degli attori che visiteranno il Festival: Stephen Frears (che presenterà il suo ultimo film La Reina, premiato recentemente nella Mostra di Venezia), Ralph Fiennes (indimenticabile in Schindler list) e Jose Wilker (protagonista nel film di Diegues).
Finora si tratta soltanto di film inseriti nelle Sezioni Ufficiali, Mostre o Presentazioni speciali. L’ora della verità arriverà tra pochi giorni, quando Lei sceglierà quali vedere. |