I cubani continuano a
lasciarsi sedurre dai libri
3 marzo 2006 -PL-
A quasi un mese dalla sua apertura a L’Avana e
quando mancano tre giorni alla chiusura, la XV Fiera Internazionale del Libro
continua trascinando moltitudini di persone, un fatto che difficilmente ha
uguali nel mondo.
In questa sorte d’invasione d’occidente ad oriente, l’avidità dei lettori per
acquistare novità editoriali e condividere con gli scrittori ha percorso senza
riposo la geografia nazionale.
Senza avere ancora le statistiche finali dell’evento, si può già essere sicuri
che le cifre hanno colmato le aspettative perché di questo parlano le lunghe
file e le moltitudini di gente aspettando per la vendita del libro da loro
favorito.
Questa marea umana che sta animando costantemente le aree feriali, adesso nelle
cinque province orientali, risulta impressionante. Come in Occidente e il centro
del paese, “la moltitudine” non si e’ limitata alle città capoluogo, se non che
si e’estesa a vari municipi, perfino di montagna.
Tra il pubblico che assedia quelli che vendono i libri, e gli autori, sono senza
dubbio i bambini i maggiori protagonisti e non solo quelli in età scolare, ma
anche quelli dell’asilo infantile.
Come in versioni anteriori della Fiera, ci sono titoli che si sono “rubati lo
show” e si sono esauriti in tempo record: tra loro, la collezione “Le quattro
stagioni”, del romanziere cubano Leonardo Padura, e le opere del narratore di
origine uruguaiana Daniel Chavarria.
Il 5 marzo la tavola rotonda “Intellettuali in difesa dell’umanità”, riunirà
Premi Nazionali di Letteratura e altre personalità importanti.
Nessuno immagina che dopo 30 intensi giorni, l’entusiasmo per la Fiera possa
svanire. La fiamma continua viva fino alla fine e allo spegnersi, sarà solo per
una pausa, e ritornare con nuovo brio e fulgore per la fiera prossima.
|