Ricardo Alarcón, presidente del parlamento cubano, ha detto che Internet è anche un terreno di battaglia delle idee e ha posto come esempio la rivista digitale della cultura La Jiribilla, che compie cinque anni di lavoro.

Si tratta, ha detto, di una lotta permanente contro coloro che cercano di annullare il pensiero e imporre l’egemonismo.

Alarcón ha definito cosi La Jiribilla, che ha anche un supplemento stampato di gran successo che attrae molti intellettuali di vari paesi, desiderosi di esporre le loro riflessioni controcorrente al senso dell’impero.

Alarcón, con Esteban Lazo, membro del Buró Politico del PCC, ha inaugurato l’esposizione che ha riunito 28 noti esponenti delle belle arti cubane, che hanno realizzato una versione artistico - pittorica della Jiribilla, l’angelo cubano creato dal poeta e scrittore José Letama Lima.

Il Memoriale José Martí accoglie la mostra che riunisce disegni, dipinti, sculture, fotografie e installazioni che danno una grande concezione, partendo dal suo creatore, della Jiribilla come simbolo dell’identità cubana.

Sono molto interessanti le opere dei famosi pittori Roberto Fabelo, Nelson Domínguez, Zaida del Río, Vicente Rodríguez Bonachea, Agustín Bejarano e Alexis Leyva (Kcho) e la versione eccellente che José Luis Fariñas ha intitolato "Una Jiribilla sì che fa primavera".

A loro si sono uniti altri artisti della musica e della letteratura, come il cantautore Silvio Rodríguez e lo scrittore Abel Prieto, ministro di cultura, che hanno apportato le loro creazioni alla visione della Jiribilla.

Alejandro Rojas, presidente del Consiglio Nazionale delle Belle Arti ha segnalato l’unità raggiunta in questi cinque anni tra i più noti artisti, scrittori e analisti nelle pagine digitali della Jiribilla che sono lette in tutto il mondo.