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29.9.06 - www.resistenze.org - O.P.Salomon da Cuba Socialista, Revista Teorica y Politica |
tecnologie nel Terzo Mondo |
“Connetterci alla conoscenza e partecipare ad una veritiera globalizzazione dell’informazione, che significa condividere e non escludere, è un imperativo strategico per la sopravvivenza delle nostre identità culturali di fronte al prossimo secolo”. Fidel Castro (1999)
Cuba: sue particolarità
Cuba, avendo un progetto di sviluppo che ha come perno la giustizia sociale, la partecipazione popolare, l’equità e la solidarietà, ha previsto e iniziato l’applicazione di strategie che permettono di convertire le conoscenze e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione in strumenti a disposizione del progresso e della profonda trasformazione rivoluzionaria.
Il modello cubano di politica sociale ha come premesse essenziali l’accesso gratuito ai servizi sociali di base e la soddisfazione delle necessità elementari degli esseri umani.
Dalla fine del 1999, utilizzando le nuove tecnologie, si realizzano vari programmi che rivoluzionano l’istruzione moltiplicando le conoscenze delle nuove generazioni e l’utilizzazione massiccia dei mezzi audiovisivi che si è avviata nelle suole cubane che ha generato la necessità di produrre programmi televisivi destinati ai centri scolastici.
Per assicurare la ricezione di questi programmi, tutti i centri educativi generali sono stati dotati con un televisore per aula. Dispongono inoltre di videoregistratori impiegati per la visione di materiale didattico ed educativo, che ricevono da una rete di videoteche educative municipali funzionanti a questo scopo. Nel caso particolare della scuola secondaria esiste un video per aula.
Questo sforzo ha incluso l’elettrificazione a mezzo di sistemi fotovoltaici in 2.368 scuole. Si sono messi in funzione due nuovi canali televisivi dedicati essenzialmente all’educazione, che coprono più dell’85% della popolazione e trasmettono mediamente più di 15 ore al giorno ognuna. Tutti i trasmettitori televisivi e radio esistenti nel paese sono stati modernizzati, migliorandone la qualità e la portata del segnale
Nel 2.000 è sorto il programma televisivo ‘Università per Tutti’, dal quale prestigiosi specialisti del paese impartiscono corsi per sviluppare in forma massiccia una cultura generale integrale. Questi corsi sono raggruppati in 4 linee tematiche: scienza, informatica, lingua e critica d’arte.
Gli altri due canali della televisione nazionale, nella loro programmazione settimanale, includono dal 30 al 40% di programmi educativi, assicurando in questo modo di raggiungere con il segnale televisivo i centri scolastici non coperti dai canali educativi.
Cuba sostiene l’idea che sia necessario universalizzare la cultura nella società come uno dei modi per avanzare una miglior qualità di vita per tutti i cittadini, senza distinzione di età e condizione sociale. La formula “Istruzione per tutti, durante tutta la vita”, si presenta come il nucleo di un ampio movimento educativo che abbraccia tutto il paese e tutti i cittadini.
Si progredisce vertiginosamente nello sviluppo del software educativo per tutti i livelli dell’insegnamento. Si sono sviluppati più di 100 prodotti che già si usano nelle scuole. Oggi sono connessi alla rete per l’educazione superiore i 16 Istituti Pedagogici Superiori, le 23 Università e la sede universitaria municipale. Esistono inoltre nelle varie province del paese 23 Politecnici di informatica nei quali si formano più di 40.000 tecnici. La nazione conta oggi 740.000 laureati universitari e in questo ambito sono installati più di 84.000 computer.
Un’esperienza importante in tema di formazione è costituito dai Club Giovanili di computer ed elettronica, che ha permesso l’accesso gratuito alla tecnologia a persone di tutte le età, principalmente giovani e bambini, ed ha preparato al lavoro più di 770.000 cubani. Tali Club, che assommano a 600, hanno un’attenzione particolare verso gli strati socialmente svantaggiati.
L’informatica ha nel sistema sanitario una delle aree prioritarie. Attraverso la rete ‘Infomed’, sono collegati i centri di primo soccorso nei 444 policlinici del paese, ognuno attualmente dotato di 4 computer e una biblioteca, e già connessi con Internet 368 dall’agosto 2.005. Sono informatizzate e connesse in rete tutte le banche del sangue. Sono stati informatizzati gli ospedali della Missione Milagro, una collaborazione con il Venezuela, per estendere nei prossimi 10 anni la visione a 6 milioni di persone dei paesi latinoamericani e dei Caraibi. Sono in funzione 76 laboratori e sale computer per il progetto di universalizzazione dell’insegnamento di Medicina. Attraverso Infomed si sviluppa anche la telemedicina e si trovano in funzione l’Università virtuale e la Biblioteca virtuale. Sono state create reti specialistiche per nefrologia, cardiologia ed altre.
Un altro elemento importante previsto nel programma di informatizzazione cubano è lo sviluppo delle tecnologie dell’informatica e delle comunicazioni in funzione della cultura. ‘Cubarte’, la rete cubana di cultura, conta 591 istituti nazionali e provinciali (in 14 province e in 169 municipi). Più di 1.000 intellettuali ed artisti sono connessi individualmente. Sono presenti su internet più di 50 siti dei principali musei del paese e località dichiarate ‘Patrimonio dell’Umanità’ dall’Unesco, 500 siti e portali della cultura, 393 pagine di intellettuali e artisti cubani. Si trovano anche su internet 136 media della comunicazione del paese. La tecnologia digitale viene utilizzata per la produzione cinematografica e televisiva.
L’Università delle Scienze Informatiche iniziò a funzionare nel corso 2002/2003 ed ora conta più di 8.000 studenti provenienti da tutte le province del paese. Questa Università sarà una carta importante nello sviluppo dell’industria cubana del software e nella realizzazione dei progetti previsti nel programma cubano di informatizzazione.
In altri settori, come il turismo, l’edilizia, l’energia, la meccanica e siderurgia, l’aviazione civile, il settore bancario e finanziario, il commercio estero, lo sport si stanno ottenendo altri risultati con l’introduzione e lo sviluppo delle nuove tecnologie.
Conclusioni
Le attuali trasformazioni vanno oltre la semplice trasmissione. Si sono fuse e integrate tecnologie adattabili a tutte le necessità della società con numerose reti costituite con diverse componenti per la comunicazione istantanea e diretta di voce, dati, grafici, immagini che accorciano il tempo e la distanza.
In questo modo è stata stabilita una interconnessione globale di un gran numero di attività nei settori della finanza, commercio, trasporto, salute pubblica, banca, sicurezza, telecomunicazione e mezzi audiovisivi, dando all’informazione e alla comunicazione un carattere strategico per la politica nazionale e internazionale.
Lo sviluppo delle tecnologie dell’informatica e della comunicazione e la loro rapida diffusione nei paesi industrializzati è la causa principale dei cambiamenti strutturali contemporanei. Il livello tecnologico e l’accesso all’informazione è oggi il fattore dominante per competere nel mercato mondiale, per cui i paesi del Terzo Mondo potrebbero restare emarginati, condannati ad una prolungata dipendenza e diseguaglianza.
Di fronte e questa situazione si impone di utilizzare il vasto campo di possibilità che include l’assistenza tecnica, l’abilitazione e le diverse forme di collaborazione nel campo della salute, dell’istruzione, dei servizi, della scienza e di altri aspetti di interesse vitale per i paesi del Sud
La fermezza degli stati in difesa dei loro sovranità costituisce il miglior codice di comportamento di fronte alle azioni incontrollate delle imprese transnazionali, che tentano di imporre ai paesi sottosviluppati un modello trasnazionale di apparente sviluppo.
E’ indispensabile sviluppare programmi contro l’analfabetismo, per la scolarizzazione di tutti i bambini, per elevare i livelli di scolarizzazione, per la formazione di massa di tecnici e personale qualificato, per l’accesso all’istruzione universitaria e per dare impulso alle potenzialità della ricca e centenaria cultura dei popoli, eliminando tutte le forme di dipendenza, di deformazione o colonialismo culturale.
http://www.cubasocialista.cu/texto/cs0231.htm Traduzione dallo spagnolo per resistenze.org di Bf
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