Condividere esperienze conduce sempre a nuove
strade.
Godere insieme, in questi giorni, di stili di lavoro, età, linguaggi e ruoli,
con espressioni di profonda radice popolare del teatro, hanno fatto possibile
materializzare sogni di unità ed un impegno futuro che vidimiamo oggi.
Quando facciamo teatro disveliamo verità, affrontiamo i conflitti della
contemporaneità, ma anche altri non meno importanti di eredità culturale in
qualunque luogo: un recinto chiuso, per strada, in una piazza, col cittadino di
semplice mestiere o col professionista, in un momento comune dove tutti
siamo uguali.
Durante il tragitto verso la coscienza delle identità, in questa vocazione di
servizio del teatrante, sta la natura socializzatrice della sua arte.
Occupandoci ognuno delle proprie culture e nel farle dialogare stiamo creando un
antidoto contro l'asfissia che provoca l'annessione culturale dei nostri popoli.
Questo Festival è il nostro segnale d'incontro davanti a metodi che cercano di
mutilare le nostre culture e ci minacciano con un linguaggio unidirezionale.
Facciamo allora unica la volontà di fortificare le nostre identità, e tra tutte,
farne una sola latinoamericana e caraibica.
Esigiamo un giusto rispetto alla difesa della nostra memoria storica e
culturale. La prosperità che riconosciamo significa giustizia, il diritto alla
pace, al piacere dell'interculturalità per esprimerci, confrontare e crescere
insieme.
Esigiamo la sospensione definitiva della guerra, di tutte le guerre che fanno
ingiustamente prevalere la non ragione della morte, la distruzione e la
sparizione di eredità culturali che non potranno mai recuperarsi.
Esigiamo la soppressione totale e definitiva della tortura, l'aggressione
all'integrità fisica di innocenti, la detenzione arbitraria senza dovuto
processo legale che violentano le esigenze minime della dignità umana.
Uniamo le nostre voci ed i nostri sogni per difendere, da qui, la sovranità del
popolo cubano permanentemente minacciato. I piani per aggredire Cuba, per
distruggere le sue conquiste sociali, sono anche piani per cancellare le
aspirazioni legittime dei popoli.
Eroici sono e saranno gli sforzi per sostenere il dialogo e la speranza per un
mondo migliore, e dare significato alle nostre vite.
Sia questa dichiarazione di unità, un'azione di denuncia di chi, da questo lato
del mondo, crede nell'autenticità dell'essere umano, nella sua capacità di
crescere sempre a beneficio degli altri e diventare grande allo stesso modo,
davanti alla pretesa superiorità di coloro che vogliono soffocare le nostre
voci.
Uniamoci in una sola forza per difendere la trasparenza ed il diritto dei popoli
alla loro indipendenza.
Che il teatro che facciamo stia nella scena di oggi, é necessario!
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