Preghiere per Fidel
Joel Mayor Lorán 8 agosto 2006
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La Cattedrale della Santissima Trinità, Chiesa Episcopale di Cuba, ha accolto la veglia e intercessione per la salute del leader della Rivoluzione al quale hanno partecipato più di 300 persone, tra le quali Caridad Diego, capo dell’Ufficio d’Attenzione agli Affari Religiosi del Comitato Centrale. I presenti provenivano anche da Belgio, Brasile e Cile.
Juan Ramón de la Paz, il pastore anfitrione della veglia, ha assicurato che i leaders religiosi cubani non sentono Fidel come lontano ma, al contrario, come un amico e padre della grande famiglia di questa nazione. Ha anche avvertito che i piani del Governo statunitense non potranno avere successo, perchè il popolo è unito.
Reinerio Arce, del Seminario Evangelico di Teologia di Matanzas, ha espresso la speranza che Fidel recuperi le sue forze per continuare a guidare Cuba ed a costruire una società migliore, fondata sulla giustizia, l’amore e la pace.
La dottoressa Miriam Ortega, presidentessa per l’America Latina ed i Caraibi del Consiglio Mondiale delle Chiese, ha raccontato che vari popoli del continente pregano assieme ai cubani, perchè il progetto storico intrapreso da Fidel è stato l’unico, tra quelli che ci stanno attorno, ad occuparsi dell’analfabetismo, del dolore e della fame. Non è forse questo ciò che vuole da noi il Vangelo?, ha chiesto.
Preghiamo per l’uomo che continua ad ispirare l’America Latina a cercare un’alternativa al capitalismo, che è uno strumento di morte, ha sostenuto il reverendo Raúl Suárez, direttore del Centro Memoriale Dr. Martin Luther King Jr. ed ha ripetuto che i credenti non accetteranno mai un intervento militare. Il pastore presbiteriano Sergio Arce ha concluso la giornata con una benedizione al Presidente cubano.
I diversi
interventi sono stati pieni d’emozione. Ma la sala si è commossa
soprattutto con la poesia di Daisy Rojas, del Centro Martin Luther King:
“Per coloro che festeggiano e cercano la tua morte / Ci sono norme che
esistono per proteggerti. / Vorrei ignorarle, / leggerti questi versi, /
accarezzare la tua fronte, / e darti un bacio. / Che dalle mie labbra
fluisca / la tenerezza dei tanti / che dicono di amarti / e che sanno che
non c’è morte / capace di eliminarti”.
per la salute del Comandante
“Occorre intercedere per la salute. Vogliamo suonare un tamburo (rituale) sulla spiaggia a Olokún (la divinità della profondità) con sacrificio di animali”, ha detto il sacerdote Víctor Betancourt.
L’Associazione Yoruba di Cuba ha pregato nel pantheon degli orishas, o
divinità, per la salute del Presidente. “In quanto religiosi, la nostra
posizione è quella di seguire i disegni degli dei, che sono quelli di
capire e sostenere le decisioni prese dal nostro massimo leader”, sostiene
l’Associazione.
PREGANO PER FIDEL CASTRO I CRISTIANI DI CUBA
2/8/06 PL
Il centro Memorial Dr Martin Luther King Jr. ha fatto proprio il proclama del presidente cubano Fidel Castro, ed ha espresso la sua fiducia nel futuro del progetto sociale dell'Isola.
“Garantiamo ai compagni a cui Fidel Castro ha delegato temporaneamente le sue molteplici responsabilità che come sempre possono contare su di noi”, si legge nel messaggio dalla Sezione Ecumenica in Difesa dell'Umanità.
La forza della fede e dei nostri valori etici, morali e spirituali che hanno sostenuto il nostro impegno e la nostra lealtà verso progetto socialista cubano, li mettiamo, ancora una, a disposizione del nostro popolo e della Rivoluzione”, si legge nel messaggio.
Il gruppo religioso ha sottolineato che i suoi fedeli pregano personalmente e in forma comunitaria per una rapida guarigione del presidente Fidel Castro.
Inoltre chiedono ai loro fratelli di differenti fedi religiose del paese, come a tutte le persone delle chiese, delle istituzioni ecumeniche e delle organizzazioni d’ispirazione cristiana nel mondo di unirsi alle loro preghiere per la pace e la sicurezza dell’Isola.
“Reiteriamo ancora una volta la piena
fiducia e le certezze nel presente e nel futuro del nostro popolo con il
progetto sociale che si sta sviluppando da 45 anni di Rivoluzione”,
conclude la dichiarazione. |
8 agosto di 2006