J.A. De La Osa 11 maggio 2006 GI |
FIDEL NEL CONGRESSO DI GENETICA COMUNITARIA
numero di bambini con impianti
elettronici per l’udito
L’applicazione a Cuba di una chirurgia di minimo accesso per l’impianto cocleare, ha reso possibile l’abilitazione parziale dell’udito a 53 bambini (18 sordo-ciechi e 35 sordi), stabilendo una via di comunicazione che ne potenzia lo sviluppo ed aumenta la loro qualità di vita.
Quest’importante conquista, senza precedenti a Cuba, è stata resa nota mercoledì durante la sessione pomeridiana del Primo Congresso Internazionale di Genetica Comunitaria, che è durato fino alle prime ore di oggi, con la presenza del Presidente Fidel Castro.
Gli specialisti hanno messo in risalto che questo è il più numeroso gruppo del mondo di bambini sordomuti che hanno ricevuto gli impianti, cosa che colloca Cuba al vertice nello sviluppo di queste tecniche altamente costose, nelle quali vengono applicati procedimenti altamente complessi.
L’impianto cocleare è un dispositivo elettronico, scientificamente sperimentato, che permette di sostituire nell’audizione l’organo ricevente dell’udito, danneggiato nella maggior parte dei sordi.
Questo procedimento riguarda parti che si collocano internamente con un’operazione chirurgica e conta su un dispositivo esterno, una spece di micro-computer che permette di captare i suoni provenienti dall’ambiente e di tradurli in impulsi elettronici sul nervo uditivo.
I primi esperimenti di questo tipo nel mondo iniziarono nel 1957, inviando stimoli alla coclea (dove si trova il recettore dell’udito), ma fu soltanto nel 1985 che gli impianti vennero approvati per la prima volta in adulti con sordità molto profonde, che impedivano loro totalmente l’ascolto.
Gli impianti cominciarono a venire applicati limitatamente negli anni novanta nei bambini e ragazzi dai 2 ai 17 anni e nel 2000 vennero autorizzati anche nei casi gravi di sordità, quando i trattamenti tradizionali non arrecavano benefici ai pazienti.
L’impianto cocleare viene compiuto attualmente in presenza di una sordità di tipo nervoso (neurosensoriale) e anche quando il recettore dell’udito è danneggiato bilateralmente in modo grave, profondo o totale. I pazienti impiantati devono risultare impossibilitati a ricevere benefici dagli audifoni tradizionali, che sono gli amplificatori di suoni per mezzo dei quali la maggior parte dei pazienti di questo tipo risolvono il loro problema.
Una volta operati i pazienti devono venire sottoposti ad un processo di riabilitazione per “apprendere a udire”. I risultati nella riabilitazione dei bambini impiantati, sempre secondo l’opinione degli esperti, superano le aspettative “di tutti i professionisti che lavorano a questo programma e sono ogni giorno di più i bambini che riescono ad utilizzare il linguaggio orale per comunicare”.
I bimbi sordo-ciechi, è stato indicato, hanno bisogno di un periodo di riabilitazione più lungo ed i riabilitatori e la famiglia devono dare loro molto amore, pazienza e dedicazione per ottenere i risultati sperati.
Uno dei chirurghi ha spiegato che l’operazione dura in media tra le due e le tre ore, le complicazioni post-operatorie sono poco frequenti e le dimissioni ospedaliere avvengono tra le 24 e le 48 ore dopo l’intervento. Ha definito questi interventi “gratificanti” per gli specialisti in chirurgia, in quanto “uno vede un bambino sordo e poi lo ritrova inserito nella vita normale”.
Fidel, nel dialogo familiare che ha stabilito con i ricercatori, si è interessato di ogni dettaglio di questo procedimento e dopo aver saputo che altri 69 piccoli hanno bisogno di impianto cocleare, che prevede dispositivi assai costosi, ne ha orientato la realizzazione e ha detto che il nostro paese sta progredendo economicamente e non può esitare nel proporzionare la felicità a tutti i cittadini. Non ci saranno difficoltà per acquistare gli impianti per i bambini che ne hanno bisogno, ha indicato.
Altri importanti studi relativi ad un
Registro dei Gemelli, delle Demenze e dell’Alzheimer,
della longevità e della Mappa Cerebrale sono stati presentati in questa sessione
del Congresso, che si chiuderà venerdì nel Palazzo delle Convenzioni. |