14 novembre 2006 -  www.granma.cu

 

 

Il vaccino contro il cancro al collo dell’utero

 

sta per essere sperimentato clinicamente

 

È stato sviluppato nel Centro d’Ingegneria Genetica e Biotecnologia de L’Avana

 

 

Il primo vaccino terapeutico contro il cancro del collo dell’utero associato al più comune dei virus del papilloma umano (il HPV-16), ottenuto dagli specialisti del Centro d’Ingegneria Genetica e Biotecnologia (CIGB) de L’Avana, entrerà nel 2007 nella fase uno di sperimentazione clinica.

 

Quest’affezione costituisce la seconda causa della morte di donne per cancro nel mondo (la prima in alcuni paesi sottosviluppati). A Cuba la sua incidenza è alta.

 

Il virus del papilloma umano è la più frequente malattia trasmessa sessualmente ed il profilattico non offre una protezione al cento per cento.

 

La dottoressa in scienza biologiche Isis Torrens, capo del progetto dei vaccini contro il HPV del CIGB, ha informato Granma Internacional che la sperimentazione verrà effettuata nel Centro Nazionale di Tossicologia assieme all’ambulatorio di patologia del collo dell’utero dell’ospedale ginecologico-ostetrico Clodomira Acosta della capitale. Vi parteciperanno circa 10-12 donne di età compresa tra i 18 e i 60 anni, provenienti da tutte le province cubane.

 

La specialista è stata una delle relatrici nella seconda giornata di sessioni del Congresso Internazionale Biotecnologia Avana 2006. Il progetto per ottenere il vaccino risale al 2002 e tre anni dopo, quando si è conclusa la tappa pre-clinica di sperimentazione, si è constatato che negli animali (topi) l’effetto è potente, giacché elimina i tumori già stabiliti, oltre ad essere un prodotto fino a questo momento innocuo, ha spiegato la dottoressa Torrens.

 

Esistono nel mondo altri vaccini terapeutici contro questo tipo di cancro, anche questi in fase di sperimentazione clinica.
 

 

14 novembre 2006 -  www.granma.cu

 

Un Premio Nobel in Chimica ammira

le scoperte scientífiche di Cuba

• Robert Huber vorrebbe realizzare investigazioni  con i colleghi cubani

 

 

 

Il premio Nobel in Chimica del 1988, Robert Huber, tedesco, ha apprezzato molto le conquiste di Cuba nei settori della salute, l’educazione e  la scienza i cui risultati, ha detto, la distinguono dagli altri paesi in via di sviluppo.

 

Huber, che è Presidente d’Onore del Congresso Internazionale di Biotecnologia 2006 che si sta svolgendo all’Avana, ha riconosciuto  la straordinaria capacità dei suoi colleghi cubani dei Centri di Immunologia Molecolare e di Ingegneria Genetica e Biotecnologia (CIGB), tra le molte istituzioni cubane.

 

In una dichiarazione ai giornalisti, lo scienziato, che si dedica allo studio della struttura tridimensionale delle molecole  delle proteine ha detto che vorrebbe realizzare investigazioni sulle malattie auto immuni assieme ai professionisti dell’Isola.

 

Egli ha spiegato che le conoscenze di queste strutture che aggrediscono gli organismi daranno  la possibilità di disegnare nuovi farmaci che curino o aiutino ad alleviare le malattie del genere, investigando tra l’altro, l’artrosi e  il lupus da eritema.

 

Robert Huber ha segnalato le conquiste del progetto cubano per il vaccino contro il Dengue che si sta sviluppando nel CIBG ed ha augurato molto successo nei risultati per combattere questa malattia che colpisce milioni di persone, soprattutto in America.

 

Il Premio Nobel per la chimica ha definito una grande scoperta di Cuba l’ottenimento della vaccinazione contro il Haemofillus Influenzae, l’unica del genere ottenuta nel mondo mediante sintesi chimica, che Cuba condivide con altri paesi.

 

Biotecnologia 2006, che si sta svolgendo da lunedì 13 nel Palazzo delle Convenzioni dell’Avana e terminerà giovedì 16, accoglie la presenza di circa 600 delegati di 40 paesi, tra i quali 400 cubani.

 

Tra i temi del programma scientifico ci sono la bioinformatica, i fattori di crescita della pelle e della cicatrizzazione, la biologia basica del cancro e delle malattie infettive e inoltre si stanno presentando i risultati più recenti delle vaccinazioni terapeutiche contro le Epatiti B e C, che sono in fase di saggio clinico. (RHC)
 

 

13 novembre 2006 -  www.granma.cu

 

 

La biotecnologia cubana

 

al servizio della salute

 

● I prodotti di questo settore scientifico sono stati

registrati e commercializzati in più di 45 paesi

 

 


 

Le potenzialità di Cuba nell’esecuzione di progetti per sviluppare vaccini terapeutici contro differenti malattie, sono in mostra nel Congresso Internazionale di Biotecnologia Avana 2006.

 

I membri del Burò Politico del Partito José Ramón Balaguer, ministro della Salute Pubblica (MINSAP) e Concepción Campa, direttrice dell’Istituto Finlay, hanno presieduto l’apertura dell’appuntamento, che riunisce quasi 600 partecipanti di 40 paesi.

 

Il direttore Luis Herrera, presidente del comitato organizzatore, ha detto che circa 38 prodotti della biotecnologia cubana sono stati registrati e commercializzati in più di 45 paesi.

 

Herrera, che è anche direttore del Centro d’Ingegneria Genetica e di Biotecnologia (CIGB), ha annunciato che tra le ricerche degli scienziati cubani spiccano l’antitumorale peptide, che sta andando avanti dopo gli esperimenti su animali e di cui si prevede d’iniziare prossimamente gli studi clinici.

 

Herrera ha spiegato che l’istituzione ha iniziato gli studi clinici con la streptochinasi, applicata per via rettale allo scopo di evitare infarti emorettali. Stanno progredendo anche le ricerche sull’epatite C, assieme alla Cina.

 

Gli esperti cubani, allo scopo di migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da cancro, stanno lavorando per ottenere vaccini terapeutici per i tumori cervico-uterini e alla prostata.

 

Herrera ha encomiato la volontà politica dello Stato grazie alla quale, nonostante il blocco statunitense, la Maggiore delle Antille può esibire nel mondo notevoli risultati.

 

Tra questi spicca l’ottenimento del vaccino pentavalente, secondo del suo tipo nel mondo, che protegge i piccoli contro cinque malattie prevenibili e che viene applicato nei paesi del Terzo Mondo.

 

Il direttore del CIGB ha consegnato al Premio Nobel della Chimica 1988, il tedesco Robert Huber, il diploma che lo accredita come Presidente ad Honorem di Biotecnologia Avana 2006. È prevista una sua conferenza magistrale sulle proteine e le loro strutture dalla ricerca di base fino all’applicazione nella medicina e nella protezione delle piante.

 

Anche il ministro di Governo, Ricardo Cabrísas; Fidel Castro Díaz-Balart, consulente scientifico del Consiglio di Stato e Josí Miyar Barruecos, Segretario del Consiglio di Stato, hanno presenziato all’apertura.