Il segretario generale assistente delle
Nazioni Unite per i Temi Umanitari, Jan Egeland, sottolineò l'esperienza di
Cuba rispetto ai disastri naturali che oggi colpiscono con maggiore forza la
regione.
“Cuba è una del meglio preparate per affrontare questi fenomeni perché sa
esattamente cosa fare nelle zone di maggiore rischio” sono le parole di
Egeland a Prensa Latina.
Il funzionario dell'ONU, che ha parlato in Guatemala in una riunione
centroamericana sulla prevenzione dei disastri, ha avvisato che questo anno
sarà uguale o peggiore del 2005, quando si registrarono 27 tempeste, di cui 15
si trasformarono in uragani.
Secondo la sua opinione, i paesi dell'istmo sono meglio preparati ora per
affrontare gli eventi climatici, ma c'è ancora molto lavoro da fare.
In questo senso ha sollecitato l'America Centrale a lavorare su due fronti:
fare della riduzione dei rischi asse centrale delle politiche di sviluppo
sostenibile e fortificare i preparativi per la risposta.
“Dobbiamo migliorare il sistema di allerta precoce, preparare i rifugi,
insegnare agli studenti, evacuare in tempo la gente. Dobbiamo avanzare molto
nel lavoro coi municipi e le comunità per renderli più forti”.
Per Egeland, sono più di mille i progetti che possono intraprendersi e, se
paesi come Cuba e Giamaica li applicano, anche gli altri possono farlo.
“Lo stesso uragano che non potrebbe strappare vite in Cuba, potrebbe ammazzare
massicciamente in Haiti, il paese più vulnerabile della regione” ha ricordato.
“Negli ultimi 30 anni i disastri causarono in America Centrale e Caraibi una
media annuale di 3500 vittime mortali ed un milione di disastrati” ha
informato Egeland.
Il segretario generale assistente dell'ONU per i Temi Umanitari percorrerà le
aree del Guatemala colpite dal temporale Stan, che ha cagionato 1500 morti,
tre milioni di disastrati e perdite equivalenti al 3,4% del Prodotto Interno
Lordo.
L'ONU ed il Centro di Coordinazione per la Prevenzione dei Disastri in America
Centrale decisero di crere un piano per preparare la regione alla stagione
ciclonica del 2006.