Talento e combattività:

le armi cubane per il Classico

 Mondiale di baseball

 

Avana, 27 febbraio (PL). – J.C.MEJÍAS

 

Talento, versatilità, velocità e combattività sono le armi principali della pre-selezione cubana di baseball in previsione del Classico Mondiale, ridotta a 35 giocatori dalla federazione locale.

 

Carlos Rodríguez, presidente della Federazione Cubana di Baseball (FCB), ha messo in risalto queste virtù durante la Mesa Redonda radiotelevisiva di lunedì, dove si è parlato dei giocatori che proseguiranno il loro allenamento.

 

Rodríguez ha precisato che la qualità e l’impegno di ognuno dei 60 componenti della pre-selezione che era stata convocata ufficialmente, rende molto difficile la loro riduzione.

 

Forse il gruppo dei titolari e principali sostituti emergerà dal suo stesso peso, ma è estremamente complicata la scelta di coloro che avranno la responsabilità di supplire agli abituali regolari.

 

Il titolare della FCB ha spiegato di fronte ai giocatori riuniti, tutti di talento, come sia arduo il lavoro di tecnici ed allenatori per selezionare la "utility" di quadro indispensabile e ideale o il sesto giardiniere partendo dalla loro maggiore versatilità.

 

Rodríguez ha riconosciuto che il primo Classico Mondiale è la maggiore sfida affrontata finora dal baseball cubano e che per affrontarlo un notevole gruppo di ex giocatori, che brillarono a suo tempo e che oggi sono stelle dello sport nazionale, hanno dovuto unire i loro sforzi.

 

Ha rivelato che il lavoro effettuato in quasi 20 giorni ha dimostrato la necessità di contare sempre di più sull’esperienza di coloro che hanno conquistato per Cuba importanti premi nell’ambito del baseball mondiale.

 

"Diversi di loro", ha sottolineato, "posseggono le qualità che a suo tempo gli avrebbero permesso di brillare in qualsiasi lega professionistica, ma preferirono giocare e trionfare per il loro popolo".

 

Gli oggetti del riferimento sono Juan Castro, Germán Mesa, Antonio Pacheco e Víctor Mesa, che per la maggioranza degli appassionati e degli specialisti cubani sono i migliori storicamente nei loro rispettivi ruoli di gioco.

 

E non sono stati gli unici, perchè anche il prestigioso ex lanciatore Julio Romero, nonchè Rey Vicente Anglada, Alfonso Urquiola, Juan Padilla e Alexander Ramos trasmetteranno le loro conoscenze.

 

Nella relazione non poteva mancare Rolando Verde, che si disimpegnò con successo in vari ruoli di gioco e che adesso spicca come il miglior allenatore od il leggendario Lourdes Gourrie 11, riconosciuto per le sue battute chiave.

 

Tornando al classico, il collettivo tecnico responsabile della preparazione dei cubani ha riconosciuto che l’evento sarà difficile e che ci saranno da affrontare squadre assai qualificate, le cui squadre posseggono giocatori con esperienza nelle grandi leghe statunitensi.

 

Ma non per questo l’ottimismo nelle aspirazioni decade, anzi è ben fondato, come spiega Mesa:

 

"Alcuni appassionati si inquietano per le condizioni fisiche di alcuni giocatori professionisti, ma io dico loro che sarà il terreno a dire l’ultima parola, dopo la profusione di talento, astuzia, dedizione senza limiti, perchè il baseball esige più intelligenza che forza bruta.

 

La versatilità di diversi giocatori, con eccellente linea centrale, magnifica difesa del loro quadro, grande velocità nella corsa alle basi e un lancio che non conta su grandi nomi, ma che combina esperienza e solidi talenti, costituiscono i punti fermi dai quali partono gli strateghi cubani.

 

È possibile che il mentore Higinio Vélez, titolare olimpico e mondiale, apra assieme ad Eugenio Paret, a Michel Enríquez ed a Yulieski Gourriel, tre giocatori che possono trionfare in qualsiasi lega.

 

Il quarto turno dovrebbe venire affidato allo ‘slugger’ naturale della selezione Joan Carlos Pedroso, anche se il mancino Ariel Borrero non ha sprecato l’opportunità che, dopo che gli era stata negata varie volte (anche se l’aveva guadagnata in ogni stagione), gli è stata infine data.

 

Quinto e sesto turno sono fatti su misura per Frederich Cepeda e Ariel Pestano, ma sia Osmani Urrutia che Yoandry Garlobo hanno tutti i requisiti per il posto di designati.

 

Alexei Ramírez e Carlos Tabares garantiscono la difesa e sono opportuni battitori.

 

Tra i lanciatori dovrebbero esserci gli sperimentati Pedro Luis Lazo, Vicvohandri Odelín, Adiel Palma e Norberto González – questi due ultimi mancini –, assieme a Luis Borroto, Yadier Pedroso e Yadel Martí, giocatori di grande talento.

 

Di seguito l’elenco dei 35 preselezionati, tra i quali spiccano 18 campioni olimpici di Atene 2004: Ariel Pestano, Roger Machado, Vladimir García, Eriel Sánchez, Ariel Borrero, Joan Carlos Pedroso, Yulieski Gourriel, Michel Enríquez, Rudy Reyes, Yorelvis Charles, Eduardo Paret, Juan Carlos Moreno, Carlos Tabares, Osmani Urrutia, Frederich Cepeda, Yoandry Garlobo, Alexei Ramírez, Leslie Anderson, Yoénnis Cespedes, Pedro Luis Lazo, Vicvohandry Odelín, Jonder Martínez, Yulieski González, Maikel Folch, Luis Borroto, Deinys Suárez, Yadel Martí, Yosvani Fonseca e Luis Miguel Rodríguez.

 

 

ARENCIBIA HA CONQUISTATO L’ORO AD AMBURGO

 

 

Yordanis Arencibia, il miglior judoca cubano, è stato il protagonista di una straordinaria impresa nella Super Coppa Classe A ad Amburgo, in Germania, dove ha conquistato una coppa d’oro dopo aver sconfitto nella finale il campione olimpico di Atene, il giapponese Misado Ushishiba, che è anche vice titolare mondiale della gara del 2005.

 

Quella di Arencibia è stata la miglior prova storica di un cubano in una gara europea e una delle migliori nelle gare internazionali, confrontate con i bronzi ottenuti nei Mondiali del 1999, 2001 e 2003 ottenuti dallo stesso Arencibia, inclusa la terza posizione olimpica da lui ottenuta nel 2004, poichè è il primo a meritarsi la Coppa per il Miglior Ippón della gara.

 

Il judoca cubano ha utilizzato abilmente la tecnica Ippón Seonage, con la quale ha sconfitto il premiato Uchishiba.

 

Le sue altre vittorie ad Amburgo sono state contro l’armeno Armen Nazarvan, il britannico Richard Philips, il russo Vadim Gadianov e lo spagnolo Oscar Penas.

 

La prova di Arencibia è stata decisiva perchè la sua squadra potesse terminare nella seconda posizione per paesi nelle gare maschili, un altro inedito risultato. Il Giappone (2-3-0) guida la classifica, seguito da Cuba e Olanda (1-0-1).

 

Altri tre cubani si sono disputati la coppa di bronzo, dei quali solo Oscar Cardenas, negli 81 kg, ha potuto salire sul prestigioso podio tedesco, mentre i suoi compagni Oreidis Despaigne (100) ed Oscar Braison (più di 100), si sono meritati il quinto posto.

 

La partecipazione femminile in questa Super Coppa del Mondo ha avuto la sua miglior carta in Yanet Bermov, campionessa mondiale dei 48 in Egitto 2005 con il trofeo d’argento, dopo aver perso nell’incontro finale con la sudcoreana Kim Young-Ran per una differenza minima di Koka. L’altra prestazione da trofeo delle ragazze è stata quella di Saismaris Calderón, bronzo in 52.
 

 

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