È stata resa nota una campagna
nordamericana contro Cuba all’ONU
Città del Messico 15 aprile 2006
L’Amministrazione USA ha messo in moto una campagna di pressione politica per impedire l’ingresso di Cuba nel Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, ha rivelato sabato il quotidiano ‘La Jornada’ secondo PL.
Il giornale, in un dispaccio del suo corrispondente a Ginevra, Svizzera, sede di questo organismo, ha fornito i particolari di una lettera della segretaria di Stato USA, Condoleeza Rice, a sostegno di questa pretesa.
I 47 membri di questo Consiglio, che sostituirà la precedente Commissione sui Diritti Umani, verranno eletti il 9 maggio prossimo ed il loro insediamento è programmato per il 19 giugno.
Rice, nella missiva degli USA ai Governi alleati, ha cercato di imporre le sue posizioni rispetto a queste garanzie, secondo quanto si desume dai principi ai quali secondo lei devono attenersi le nazioni aspiranti a far parte del Consiglio.
Cuba e altri paesi vittime della tradizionale ostilità delle autorità nordamericane ai processi sociali progressisti, hanno denunciato la manipolazione degli organi dell’ONU da parte della Casa Bianca, che cerca d’imporre la sua politica.
‘La Jornada’ ha ricordato che il 6 aprile, annunciando che non avrebbe cercato di ottenere un seggio nel Consiglio, Washington ha assicurato che "svolgerà un’attiva campagna" contro Iran, Cuba, Zimbabwe, Sudan e Repubblica Popolare Democratica di Corea.
Il Governo statunitense si è isolato votando contro la creazione del Consiglio il 15 marzo scorso, ma ha presentato un lungo elenco di requisiti che a suo giudizio devono possedere gli aspiranti a farne parte, è stato segnalato nel dispaccio giornalistico.
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