Gli USA non faranno parte del

Consiglio dei Diritti Umani

 

Ginevra 12 aprile 2006

 

 

Il portavoce sui Diritti Umani dell’ONU, Luis Díaz, ha detto che la decisione di Washington di non candidarsi per un seggio nel Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite non indebolirà l’organismo.

 

La decisione nordamericana di non cercare di entrare a far parte del Consiglio è dovuta alla sua postura imperiale di non stare in un organo nel quale i suoi desideri non vengano completamente soddisfatti.

 

L’agenzia Xinhua ha inoltre indicato che le dichiarazioni sono state fatte dopo che gli USA hanno deciso per quest’anno di evitare una possibile sconfitta per un seggio nella nuova istituzione internazionale, mentre molti paesi hanno annunciato la loro candidatura, tra i quali Cuba e l’Iran.

 

Luís Díaz ha anche detto che il segretario generale dell’ONU Kofi Annan ha espresso il suo dispiacere per la decisione degli USA di non contendere per un seggio, com’era invece nelle aspettative.

 

Sono 35 i paesi che hanno finora presentato la loro candidatura per il nuovo Consiglio, che avrà un totale di 47 membri.

 

Il Consiglio, che ha sostituito la vecchia Commissione dei Diritti Umani, dovrebbe riunirsi il prossimo 19 giugno.

 

La Commissione di 53 membri si è screditata negli ultimi anni proprio perchè i paesi sviluppati, in primo luogo gli Stati Uniti, l’hanno strumentalizzata politicamente, trasformandola in un’istituzione che condannava unicamente i paesi poveri.