Prestigiosi intellettuali condannano

flagranti violazioni alla dignità


• Più di 400 personalità, tra le quali otto Premi Nobel, hanno firmato una dichiarazione resa pubblica nella Casa de las Américas



P.De Lz Hoz 15 marzo 2006

Un energico richiamo a porre fine alle pratiche lesive per la dignità umana da parte degli Stati Uniti in Iraq e in altre parti del mondo, è stato firmato da 420 prestigiosi intellettuali di 32 paesi.

Con il titolo "Basta con l’ipocrisia in tema di Diritti Umani", è stato posto in circolazione internazionale questo documento che esige la chiusura dei centri di detenzione arbitraria abilitati dalle forze dell’impero.

All’Avana il documento è stato reso pubblico nella Casa de las Américas dal poeta e saggista Roberto Fernández Retamar.

Più di 400 intellettuali, tra i quali otto Premi Nobel alla Letteratura e alla Pace hanno denunciato la manipolazione del tema dei diritti umani da parte degli Stati Uniti e dell’Unione Europea.

Il testo sottolinea la doppia morale dimostrata da questi due gruppi di potere militare in una presunta lotta contro il terrorismo e la confabulazione nelle torture ai prigionieri nella Base illegale di Guantánamo.

Tra le personalità più rilevanti che hanno firmato la dichiarazione ci sono i Premi Nobel di Letteratura Nadine Gordimer, José Saramago, Wole Soyinka, Harold Pinter e Darío Fo e della Pace Adolfo Pérez Esquivel, Rigoberta Menchú e Mairead Corrigan McGuire.

Integrano il documento l’architetto Oscar Niemeyer, i registi Ettore Scola e Walter Salles gli attori Danny Glover, Harry Belafonte, Gerard Depardieu e Pierre Richard, il cantante Joaquín Sabina e l’investigatore Armand Mattelart.

 

 

 

La dichiarazione afferma che:

 

 

"Coincidendo con la diffusione di nuove immagini di torture commesse da militari degli Stati Uniti contro i prigionieri iracheni, il prossimo 20 marzo inizierà a Ginevra il 62º Periodo di Sessioni della Commissione dei Diritti Umani della ONU.

Gli Stati Uniti e i loro alleati dell’Unione Europea hanno impedito più volte che la Commissione si pronunci contro le violazioni di massa e sistematiche dei Diritti Umani promosse in nome della detta guerra contro il terrorismo.

I firmatari ricordano che i Governi dell’Unione Europea hanno rifiutato di riconoscere le testimonianze e le prove presentate da cittadini dei loro stessi paesi che hanno subito diverse forme di tortura nella Base Navale di Guantánamo.

Inoltre gli intellettuali denunciano che questi governi hanno permesso il transito agli aerei della CIA che trasferivano prigionieri verso centri illegali di detenzione nella stessa Europa e in altre regioni.

"I firmatari invitano tutti gli intellettuali,artisti, attivisti sociali e uomini e donne di buona volontà ad unirsi a questo reclamo" si segnala, aggiungendo:

"La Commissione dei Diritti Umani o il Consiglio che la sostituirà deve chiedere la chiusura immediata dei centri di detenzione arbitraria creati dagli Stati Uniti e il termine di tutte le flagranti violazioni della dignità umana".
 

 


Per aderire:


www.derechos-humanos.com;

www.derechos-humanos.info;
www.droits-humains.info;

www.hhrr.info
e.mail: derechoshumanos@derechos-humanos.com


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