Rogge ha riconosciuto lo straordinario contributo di Cuba al movimento sportivo internazionale
Avana 1.11.06 - A.M.Garcia www.granma.cu
Contribuire a far sí che lo sport sia più attraente per i
giovani e gli adulti, stimolare la pratica dello sport tra le minoranze e nei paesi in via di sviluppo sono le sfide del Congresso Sport per Tutti, ha affermato Jacques Rogge, presidente del Comitato Olimpico Internazionale (COI).
Rogge ha presieduto l’inaugurazione del Congresso insieme a Raúl Castro, primo vicepresidente cubano.
"Meno di un terzo dei giovani del mondo fanno attività fisica, quindi ci troviamo di fronte alla sfida di contribuire a far sì che lo sport sia più attraente per loro e per gli adulti di più di 60 anni", ha detto il Presidente del COI.
Rogge, che è arrivato martedì 31 nella capitale cubana, si è impegnato a nome del COI a "promuovere i risultati di questo Congresso attraverso la cooperazione internazionale tramite la commissione Sport Per Tutti".
Il COI ha concesso l’organizzazione del Congresso a Cuba "come riconoscimento a un paese che ha dato un contributo straordinario al movimento sportivo internazionale negli ultimi anni", ha commentato Rogge.
Il Congresso, patrocinato assieme al COI dall’Organizzazione Mondiale della Salute e dall’Associazione Generale delle Federazioni Sportive Internazionali, ha come slogan "Rischi e benefici dell’attività fisica".
José Ramón Fernández, presidente del Comitato Olimpico Cubano, incaricato dell’organizzazione, ha detto che parteciperanno ai dibattiti circa 1.000 persone provenienti da un centinaio di paesi.
Fernández ha sottolineato che lo sport e la cultura fisica sono obbligatori nelle scuole dell’Isola e ha anticipato che "gli scambi di esperienze e conoscenze in questo Congresso andranno a beneficio dello sviluppo dello sport nel mondo".
Rogge ha affermato che approfitterà del suo soggiorno a Cuba per "rendersi conto della situazione dello sport nel paese".
La visita del Presidente del COI cade in un momento in cui il baseball, lo sport nazionale di Cuba, sta lottando per rientrare nel programma olimpico dal quale il Comitato Olimpico Internazionale lo ha escluso.
Si prevede che le autorità sportive cubane parlino del tema con Rogge, ma lui è stato abbastanza esplicito al suo arrivo quando ha affermato che "il baseball non è universale come il calcio".
Il baseball è stato eliminato dal programma
olimpico dei Giochi del 2012 in una votazione del COI effettuata nel luglio del
2005. Il suo possibile ritorno alle olimpiadi del 2016 verrà analizzato in una
riunione che si svolgerà nel 2009.
Inizia oggi a Cuba la visita
del Presidente del COI
Avana, 31 ottobre (PL)
Il belga Jacques Rogge, presidente del Comitato Olimpico Internazionale (COI), inizia oggi la sua seconda visita a Cuba, allo scopo di partecipare al Congresso Mondiale dello Sport per Tutti, che si svolgerà dall' 1 al 3 novembre.
L’evento specializzato vedrà la presenza di più di mille delegati provenienti da 128 paesi, chiamati a dibattere relazioni riguardanti il tema Attività Fisica: Benefici e Sfide.
Jacques Rogge si è insediato come presidente dell’organismo sportivo il 16 luglio 2001 nella 112º sessione, svoltasi a Mosca, della detta entità. Ha sostituito lo spagnolo Juan Antonio Samaranch.
L’ottavo presidente del COI nacque il 2 maggio 1942 nella piccola città belga di Ghent, mentre la Seconda Guerra Mondiale stava scuotendo le fondamenta stesse dell’Europa.
Rogge praticò fin da piccolo diversi sport, a volte semplicemente per piacere ed altre con l’intenzione di rappresentare il suo paese nelle competizioni internazionali. Le sue doti eccezionali di rematore lo portarono ai Giochi Olimpici del Messico 1968, Monaco 1972 e Montreal 1976. Contemporaneamente giocava anche nella squadra di rugby del suo paese.
Conseguì un titolo mondiale della classe Finn nelle regate ed in altre due occasioni salì sul podio per ricevere medaglie d’argento.
Fu presidente del Comitato Olimpico del Belgio dal 1988 al 1992 e un anno dopo venne eletto titolare dell’Associazione Europea dei Comitati Olimpici Nazionali. Nel 1991 divenne membro del COI e nel 1998 passò alla direzione esecutiva del massimo organismo sportivo, dalla quale forgiò la sua candidatura per rimpiazzare il già ottuagenario Samaranch.
Rogge è medico chirurgo specializzato in ortopedia e ha diretto, fino alla sua nomina come presidente del COI, l’ospedale della sua città natale.
Da quando ha assunto la guida del COI ha giurato di difendere l’eredità di Samaranch, oltre a dichiarare guerra al doping, al razzismo e alla violenza.
“In primo luogo” – ha detto – “dovremo difendere e preservare l’eredità di Samaranch. Abbiamo inoltre bisogno di innovazioni per avvicinare il COI alla società. Il terzo punto, non meno importante, è quello di difendere la purezza dello sport.
“È necessario difendere la credibilità dello sport contro il pericolo del doping, della violenza e del razzismo”, fantasmi che, nonostante gli sforzi, continuano ad aggirarsi nel mondo sportivo.
Rogge ha visitato Cuba per la prima volta alla fine del 2002 ed in quell’occasione si è incontrato per più di cinque ore con il presidente Fidel Castro.
Il tedesco Walter Troger, titolare della Commissione Sport per Tutti del COI e lo spagnolo Juan Antonio Samaranch figlio, membro della massima entità sportiva, sono arrivati lunedì nella capitale per partecipare all’evento.
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