Alla
presenza del generale dell’Esercito Raúl Castro, è stata
scoperta lunedì la pittura murale El arca de la libertad
(L’arca della libertà), realizzata da 15 artisti cubani
convocati dal prestigioso pittore e scultore Alexis Leyva
Machado (Kcho).
Durante la cerimonia, svoltasi
nell’Edificio dell’Arte Cubana del Museo Nazionale delle Belle
Arti, Kcho ha spiegato che l’opera è “un regalo a Fidel per il
suo 80° compleanno e a coloro che giunsero sul Granma, nel 50°
anniversario dello sbarco”.
“Il Granma è un’imbarcazione
speciale della storia di Cuba, è la nave che ci cambiò la vita”,
ha detto. L’artista, la cui ampia opera è riconosciuta
internazionalmente, ha commentato sulla genesi del progetto: “Ho
convocato diversi amici che amano la Rivoluzione e mi sono
sentito molto felice quando Fidel ha detto che questo Granma
sarebbe andato ‘al Museo delle Belle Arti perchè è lì che deve
stare, perchè questa opera va condivisa con la gente, la gente
deve vedere l’opera che voi avete realizzato per rendere omaggio
alla spedizione”.
Pronunciando le parole di
presentazione del murale, il Premio Nazionale di Letteratura
Miguel Barnet ha detto che “il Granma oggi non è solo uno yacht,
è un faro, una striscia luminosa della bandiera; vestirlo con
gli attributi creati dagli artisti significa conferire una nuova
dimensione al suo prodigioso immaginario”.
Un momento assai emozionante
della cerimonia è stato l’interpretazione della canzone
La Lupe, su richiesta di Raúl Castro (che è anche secondo
segretario del Comitato Centrale del Partito) interpretata dal
Coro Nazionale di Cuba, stavolta sotto la direzione di quattro
mani: la sua direttrice Digna Guerra e l’autore, Comandante
della Rivoluzione Juan Almeida Bosque, che dal suo posto,
visibilmente commosso, ha diretto simbolicamente le voci che
ancora una volta hanno dato vita al noto brano musicale.
Tra i presenti si trovavano
anche il Comandante della Rivoluzione Ramiro Valdés Menéndez, i
membri del Burò Politico Carlos Lage, Abel Prieto e Pedro Ross,
nonchè il Premio Nobel Gabriel García Márquez.
Prima che la pittura murale
venisse esposta, un gruppo di assaltanti del Moncada e
dipartecipanti alla spedizione del Granma hanno percorso
l’Edificio dell’Arte Universale, la mostra Un abrazo de
Guayasamín a Fidel (Un abbraccio di Guayasamín a Fidel) e
hanno apprezzato l’opera collettiva Cinco Palmas
(Cinque Palme) installata davanti all’edificio e inaugurata alla
fine del colloquio Memoria e Futuro: Cuba e Fidel,
lo scorso 1° dicembre.